Ed è bellissima. Siamo molto affezionati ai rumeni (quelli che suonano black metal, sia chiaro) e ok che saranno pure arrivati a fare bei dischi con vent’anni di ritardo rispetto al resto d’Europa, però, ragazzi, non esistono veramente altre possibili critiche da muovere loro. Qualche mese fa avemmo la prima anticipazione da Tau (in uscita a fine mese), un brano direi quasi sospensivo, nel senso che lasciò il nostro giudizio sospeso in attesa di maggiori chiarimenti. Curgerea muntelui, questo il nome di quel primo pezzo, mi era sembrato né più né meno di una specie di intermezzo, tipo quelli che si utilizzavano qualche annetto fa per separare il lato A dal lato B. Alla fine, il chiarimento è arrivato e, come ho detto in esordio, non lascia grandi margini di interpretazione (e lo sto ascoltando a ruota). Sentiamocelo tutti, ordunque:
Tau sarà la prima tranche di una trilogia dedicata alla Transilvania, la loro terra natia. Tema difficile, perché trito e ritrito. Sono molto fiducioso, però, che riusciranno ad evitare qualsiasi possibile sensazione di déjà senti. Del resto la loro è una cifra davvero personalissima. En passant, per insistere coi francesismi, c’è da segnalare la partecipazione in due brani diversi di Blasphemer e di Sakis Tolis.
Noi romani, o presunti tali, memori di un live emozionante, ce li andremo a rivedere al Closer il 28 maggio prossimo, ma i rumeni saranno presenti in Italia in una serie di altre date, che sarebbe troppo lunga da declamare tutta e quindi trovate elencata qui sotto. Resta un dubbio: come faranno Negru e Petrică a far entrare al Closer tutto quel legname che, tra strumenti tradizionali, bucium e tromboni vari, sono soliti portarsi dietro ai concerti? (Charles)
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake