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Draghi: vogliamo quest’uomo al Quirinale? A quanto svenderà l’Italia?

Creato il 19 gennaio 2013 da Albertocapece

draghi-121214143036_bigE’ come una sorta di effetto valanga: nel momento in cui franano i valori costitutivi, viene giù tutto e non c’è più argine. L’ultima che ci è toccato sentire è la nomination di Draghi al Quirinale, da parte di Bersani, come se il segretario del Pd fosse del tutto ignaro non solo del ruolo opaco dell’uomo nel contesto della finanza, ma anche del suo ruolo di svenditore speciale  dell’immenso patrimonio dell’Eni, ceduto alla Goldman Sach’s per un terzo del suo valore (qui per i particolari). Cosa di cui il colosso finanziario fu molto grato innalzandolo al ruolo di vicepresidente un anno dopo. Pazienza che lo dica Berlusconi: lui della dignità dello stato se ne frega e  ha bisogno di riconquistare la fiducia dei burattinai. Ma da altri non ce lo si aspetta.

Dunque una candidatura tutta all’interno delle logiche della finanza rapinosa e oltretutto incoerente perché se Draghi è quello che ha trovato dei pertugi e forzature dentro le stolte regole europee, per aiutare gli spread italiani, per quale motivo privarsi del suo aiuto e toglierlo alla Bce per metterlo nel luogo più alto del Palazzo? Forse per consentire a Monti di diventare presidente dell’Eurogruppo o della Commissione Europea? O forse per salvare la carriera dell’illustre svenditore che non è più così saldo in sella?

Il dubbio viene perché qualche settimana fa il secondo canale della televisione tedesca ha fatto un servizio distruttivo su SuperMario, attaccando la sua affiliazione al Gruppo dei 30, un club di super manovratori del denaro e del potere che agisce con molta discrezione, chiedendosi se questa sia compatibile con la presidenza della Bce e ricordando le sue passate imprese di privatizzatore senza scrupoli fin dal 1992 oltre che il suo costante lavoro in favore della Goldman Sach’s. Insomma un attacco in piena regola che segnala un cambiamento di clima. Certo è che se l’assalto finale verrà portato -non senza ragione – proprio sulle ambiguità della sua figura, non si vede per quale assurda ragione lo si debba candidare alla presidenza della Repubblica.

Quali segreti custodisce Supermario per compensarlo con la massima carica dello stato? La domanda è legittima vista l’accelerazione di una candidatura che appare paradossale in ragione del passato e del presente dell’uomo. In ogni caso pubblico il servizio della televisione tedesca, sottotitolato da Movisol.org un movimento internazionale per i diritti civili e la solidarietà: vale la pena di vederlo per sapere alcune cose sulle nostre stesse vicende che purtroppo non trovano spazio nei media. Giudicate voi.

 


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