DragMagazine | Divina Antares

Da Lametamorfosiftm
Caratteristica comune ad ogni Drag Queen è la simpatia e la capacità di “trasformarsi” sul palco, ovvero di lasciare in camerino le questioni personali e dedicarsi completamente al lavoro e al pubblico; può apparire come un qualcosa di semplice ma non lo è, bisogna essere, in un certo senso, portati per riuscire a farlo poichè il pubblico si accorge di tutto. Interagire con le persone che le seguono non sempre è facile, si rischia infatti di cadere nell’errore di ritenersi superiori quando è proprio al pubblico che si deve gran parte del successo di una drag queen (oltre ovviamente alla bravura personale). Abbiamo voluto intervistare una drag queen che ha fatto di questo “trasformismo” una delle sue parole d’ordine riuscendo a conquistarlo appieno.
Ecco a voi la Divina Antares
Gaymagazine vuole dare spazio alle Drag Queen italiane. Cosa ne pensi di questa rubrica? E’ una bella rubrica questa perchè permette a noi drag queen di esprimerci, non solo con lustrini e parrucche, ma anche nel nostro essere artisti. Quindi grazie di ciò che fate per noi ragazze da palco!

Potresti spiegarci il significato del tuo nome d’arte?

Il mio nome? Nasce in una fredda serata di gennaio. Ero con dei cari amici e come mio solito facevo la fantastica per strada,un pò divina un pò stella e a caso uno dei miei amici disse: “Tu sei la Divina Antares” e cosi fu. Nome poi molto adatto al mio personaggio: Antares è il nome di una stella come ben saprete.
Il mondo dell’animazione Drag è molto vario, a tuo avviso, cosa deve fare o avere una Drag Queen perdifferenziarsi dalle altre?
L’ animazione drag è molto vario e una vera drag queen può differire dalle altre solo se mette in scena la propria personalità, il proprio modo di fare senza imitare nessuno e, soprattutto, dosando quell’umiltà che deve appartenere ad ogni artista. Purtroppo a volte questo non accade e si cerca sempre di essere simili a “questa” piuttosto che a “quest’ altra”. Ogniuna di noi devve essere singolare trarre ispirazione si ma non imitare.
Ogni Drag ha un modello da cui trae ispirazione, tu a chi ti ispiri?
Io nasco in una serata dove sono nate tante grandi artiste. Non vi nascondo che Cinzia Boccolotti rimane per me un mito inimitabile, ma ce ne sono ancora tante che mi piacciono, vicinissime o lontanissime dal mio stile ma che comunque trovo interessanti. Parlo di Regina Miami, la grande Giulia Agricola, la fantastica Polena, le meravigliose Karma B, così come tante mie coetanee come Bryghitte Cecchi Gori, Radamantis, la mitica Fireandice, CastaDiva. Ad ogni odo loro, per me, sono delle grandissime artiste ma la mia fonte di ispirazione sono io; cerco di capire cosa posso dare allo spettacolo e al pubblico e cerco di farlo al meglio, a volte senza pormi limiti.
Qual è stata l’esperienza lavorativa che ti ha toccato o piaciuta di più in assoluto?
L’esperienza lavorativa più top per me? E’ stata, lo è e spero sarà quella del Gloss; se sono cresciuta artisticamente è grazie a chi lavora per questa meravigliosa serata. Non mi dimentico neanche degli altri eventi ma al Gloss c’è gente che mi ha dato e mi sta dando tanto.
Che rapporto hai con il pubblico che ti segue?
Il pubblico è la mia fonte di energia. Per loro sono lo svago dalla vita quotidiana; una portatrice sana di divertimento e serenità e non solo per i miei fan ma anche per chi mi sopporta dietro le quinte.
Quale consiglio ti sentiresti di dare a quelle persone che si sono appena affacciate, o vogliono entrare, in questo mondo dell’animazione come Drag?
Siate sempre voi stessi ricordandovi ciò che siete a prescindere da tacchi e parrucche. Ricordatevi inoltre che fare la drag queen non significa fare “le fighe” ma che questo lavoro è una vera e propria arte e per questo bisogna essere portati e soprattutto bisogna saper accetare i consigli e le critiche per crescere sempre più. Lungo il tuo precorso di crescita hai trovato qualche ostacolo, hai dovuto affrontare delle dispute o favoritismi?
Ho dovuto affrontare tanti miei sbagli e tanta ipocrisia, ma alla fine mi sono ricomposta e sono tornata circondarmi di sana gente a cui voglio bene e che davvero può darmi e insegnarmi tanto.

Hai qualche desiderio o sogno nel cassetto per il tuo futuro?

Il mio sogno nel cassetto? Continuare a crescere e conquistare sempre più il pubblico regalando ancora tanti momenti belli: questa è L Divina Antares.
Gaymagazine ringrazia la Divina Antares per averci concesso l’intervista e le augura di riuscire a realizzare in suo sogno, con l’impegno e la voglia di sempre riuscirà a regalare al suo pubblico ancora dei bellissimi e divertenti momenti.
 
Fonte: http://gaymagazine.it/2011/02/10/dragmagazine-divina-antares/
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta

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