Di seguito vi proponiamo l’intervista esclusiva a Vicky Back
A Voi i commenti!!!
Gaymagazine vuole dare spazio alle Drag Queen Italiane. Che cosa pensi di questa rubrica di intrattenimento?
Qual è il significato del tuo nome d’Arte? Raccontaci in breve il tuo percorso artistico.
Miss Vicky nasce artisticamente all’ ArtClubDisco nel 2009, ultimo anno del locale storico gardesano di Desenzano e rientra nelle rivelazioni delle nuove Drag Queen del locale, un ringraziamento doveroso a Madame Sisi che mi ritenne capace di poter affrontare e far parte di questo fantastico mondo.
E come spesso accade tutto inizio’ casualmente: una sera London, mio compagno di vita, arrivo’ a casa dicendomi che serviva una sostituta per uno show della settimana, ed ecco quindi la proposta per me di far parte del terzetto “Le Strepies” che gia produceva spettacoli nell’ominimo locale; titubante della cosa, accettai mio malgrado la proposta. Perchè mio malgrado? Per il semplice e stupido fatto che non pensavo a cosa ci fosse dietro al mondo delle Drag Queen, come tante persone pensavo fosse solo un modo di affondare la propria repressione nel voler mettere un tacco e sentirsi più donna.
Prima di tutto cio’, oltre i miei pensieri, ho affrontato delle strane situzioni: quando ho iniziato a frequentare London, il discorso Drag Queen era tutto un mistero e un silenzio continuo, inclusa una stanza chiusa a chiave che non mi faceva mai aprire! Ho insistito giorno dopo giorno a saper tutto cio’ che riguardava il suo secondo lavoro e cosi ho capito che era tutt’altro da cio’ che comunemente si pensa e che pensavo io, in piu’ mi sono innamorato di una Drag Queen e tutto è cambiato.
Ignaro di tutto parti’ in quarta ed affrontai varie situazioni e diedi inizio alla carriera di Miss Vicky!!!Ne aproffitto a questo punto per ringraziare e dare un bacio a tutte le persone che mi sostengono in questo lungo cammino e tutte le Drag Queen che conosco che hanno collaboato con me, e non conosco che un giorno potrei trovarmi in parte !!!
Nel mondo delle Drag Queen, ci sono invidie e gelosie. Che cosa deve avere una Drag, per differenziarsi dalle altre?
Come definiresti le tue esibizioni? A cosa ti ispiri?
Vicky rispecchia nei suoi spettacoli un ruolo tipicamente femminile, non nasce solo come Drag comica, ma perlopiù come artista di scena: mi piace reinterpretare canzoni, video, fotogramma per fotogramma e poi portarlo sul palco, dopo ore di prove con le mie colleghe del gruppo, provando e riprovando, scatenando sul pubblico ricche emozioni ed ogni volta diverse.
Esibirmi da Drag Queen ormai e’ diventato un secondo lavoro, di giorno mi trovate ad Hair and the City il mio negozio, dove faccio il parrucchiere; le serate le passo invece a confezionarmi vestiti, studiare coreografie e scenografie, ricercare cose sempre particolari per poter portare avanti il mio personaggio e creare sempre al meglio gli eventi a cui partecipo, lavorando per vari locali, tra i recenti il “Peter Pan” di Riccione evento creato dal gruppo Kemon Parrucchieri e dagli amici della “PV Eventi”, ed altri non meno importanti come la Zangola di Madonna di Campiglio, lo “STUPIDa” di Torre del Lago, ed altri ancora in tutto il nord dell’Italia.
Ultimamente partecipo assime ad alcune colleghe ad eventi organizzati in location diverse dalla solita ( ma adorata ) discoteca, quali Resort, Hotel, Ville ecc., esperienza che mi gratifica in quanto richiede un livello maggiore di studio e preparazione dell’ immagine, ne aprofitto per ringraziare Enrico, Francesco e tutto il gruppo drag e no, che collabora con me per la riuscita delle feste…e tutti gli amici che mi conoscono (direbbero in tv ahahhah!!!).
Vicky nasce solo come artista di scena. Quali consigli puoi dare alle Drag Queen che muovono i loro primi passi sui tacchi?
Purtroppo viste da fuori, veniamo considerate in modo sbagliato, ma una volta che ci sei dentro è tutto diverso “nn ne esci più”: continuo a vedere aumentare la curiosita’ della gente che sempre piu’ spesso fa domande sul nostro lavoro, e questo mi riempie di gioia perche’ anche se la strada sara’ lunga e tortuosa, le persone che chiedono informazioni non restaranno nell’ignoranza.
Detto ciò, consiglio semplicemente, per quanto banale, di essere solo se stesse, e credere in quello che facciamo senza indulgiare su quello che dice la gente.
Alcune Drag Queen cercano sempre di nascondere tacchi e parrucche ai propri genitori. Parlaci del rapporto tra una Drag e i suoi genitori, raccontandoci la tua esperienza.
Il momento che ricordo con maggiore emozione fu il 19 Luglio del 2009, il giorno del mio primo compleanno da Drag, sotto il palco ad applaudire vidi mia mamma che mi osservava e che si commosse nel vedermi ballare in un master di 12 minuti dedicati a Madonna.
Anche lei come me capì che sotto a quel trucco non c’è un uomo voglioso di mettere un tacco, ma una persona con dei sentimenti, con voglia di far vedere quanto è capace e quanto può trasmettere!!! Anche perchè in certi versi è anche un modo per sfogare le proprie ansie e le voglie di ballare, lasciandosi alle spalle ore ed ore di pomeriggi passati a ballare da soli davanti alla TV. Insomma è un modo di far vedere un talento nascosto che probabilmente non sarei stato in grado di affrontare da uomo!
In poche parole sono soddisfatto di quel che faccio ma soprettutto della mia famiglia!!! Un pò anche di me stesso perchè sono stato in grado di far capire cosa faccio a chi mi sta attorno.
Parlaci della tua esperienza al “Guinnes World Records”
Gaymagazine ringrazia Vicky Back per la disponibilità e vi da appuntamento alla prossima settimana con una nuova scoppiettante Drag!
Fonte: http://gaymagazine.it/2010/09/02/dragmagazine-vicky-back/
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta