La storia avanza con un ritmo più lento rispetto alla prima parte del meso scorso, ma si chiude con uno scontro finale dalla riuscita efficacia grafica e narrativa, a cui si aggiunge un epilogo significativo sia per la definizione della figura del protagonista che per la trama orizzontale. Resta il dubbio se il destino finale scelto per Rhooga abbia o meno un valore positivo nell’economia generale della serie.
Vietti, senza rinunciare all’azione dei protagonisti, costruisce le varie fasi delle storia in modo da permettergli di continuare a esplorare la personalità e il carattere di Ian, che dopo oltre un anno e mezzo di storie mostra ancora aspetti nascosti. Le ultime pagine poi consacrano Dragonero tra quei classici eroi bonelliani, che hanno Tex per capostipite, per cui la giustizia è il principio supremo.
Le sequenze della battaglia finale, la resa dei paesaggi boschivi e della cittadella diroccata dove vivono i ghoul, dimostrano il talento di Pagliarani, stavolta supportato da Morrone. Se un piccolo appunto può essergli mosso, lo si può forse ritrovare nella resa non sempre definita del volto di Ian: ma il voto resta comunque largamente positivo.
Abbiamo parlato di:
Dragonero #19 – Nessuna pietà umana
Stefano Vietti, Gianluca Pagliarani, Manolo Morrone
Sergio Bonelli Editore, Dicembre 2014
98 pagine, brossurato, bianco e nero – € 3,30
ISBN: 977228243000440019