Noi Audaci ci tenevamo in modo particolare a recensire questo albo un po’ perché, dopo aver incontrato il bravissimo Walter Trono – a lavoro su una storia doppia di prossima pubblicazione – in quel di Taranto, ci siamo immersi pienamente nel magico mondo di Ian e compagni e un po’ perché, ai disegni di questa riuscitissima storia, troviamo il nostro conterraneo e, amico degli Audaci, Giuseppe De Luca.
Classe ‘63, il salentino (di Casarano) De Luca arriva al suo esordio in Bonelli con questo albo della cui lavorazione gli Audaci sono a conoscenza fin dall’estate 2012, cioè da quando i vostri nerd preferiti organizzarono una personale di Alessio Fortunato (Dampyr, John Doe, Erinni, Kor One) ed ebbero occasione di fare la conoscenza di De Luca.
Dopo i suoi esordi sulla rivista Intrepido, nel 2006 entra nello staff de L’insonne, poi realizza diversi episodi per il mensile Nemrod, il primo numero di Pinkerton S. A. (miniserie per la quale realizza anche le copertine) e il numero quattro di San Michele, queste ultime tutte pubblicazioni targate Star Comics. Oltre ad aver lavorato per il mercato italiano, De Luca è conosciuto e apprezzato all’estero per i sui lavori Les enragés du Normandie – Niemen e Blackbirds.
Quella che ci siamo ritrovati tra le mani è una riuscitissima storia di mare che finisce così come inizia: cioè con Ian alla deriva su un mezzo di fortuna… Ma in mezzo c’è tanta di quella roba che descrivervela sarebbe riduttivo. Vi basti sapere che Enoch, pur in una storia non particolarmente legata alla continuity della serie, ha introdotto un coprotagonista di uno spessore tale da risultare uno dei personaggi più riusciti dell’intera serie, almeno fino a questo momento. Il personaggio è Faccia d’osso, il pirata del titolo, il quale si diverte a scorrazzare per i mari e, con la sua ciurma di fedelissimi, intercetta i convogli lungo le rotte per i regni meridionali. La missione di Ian è apparentemente semplice: eliminare questo pericoloso criminale; e, per fare questo, si imbarca con il tenente Otsoa sulla caracca capitanata da quest’ultimo. Le cose, però, non andranno come previsto…
In tutto ciò, il bravissimo Enoch riesce anche a darci un ulteriore spaccato su una
società maschilista e teocratica che domina il mondo del nostro Aranill: un mondo fatto di ingiustizie in cui regni e principati sono governati da chi non separa il potere temporale e da quello spirituale con risultati davvero mortificanti e lesivi della dignità umana. Uno dei personaggi femminili della storia (non vi riveliamo chi) durante un flashback di 24 tavole è poi vittima di un sistema maschilista che la rende una "prigioniera tra le mura domestiche": costretta già da minorenne a sposarsi con un uomo che non amava. Uno spaccato solo accennato nell'albo ma sicuramente di drammatica attualità, visto il modo in cui ancora oggi in tante parti del mondo (ad es. in Medio Oriente) tante giovani donne subiscono tali costrizioni.In parte avventura, in parte denuncia sociale: un albo da ricordare!
Rolando Veloci
[copyright immagini: Sergio Bonelli Editore]SERIE: Dragonero
NUMERO: 20
DATA: gennaio 2015
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Giuseppe Matteoni
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Luca EnochDISEGNI E CHINE: Giuseppe De Luca