Diciamo subito che se anche non siete amanti di certo gangsta rap alla 50 Cent potete ascoltare tranquilli. Qui è tutta un’altra musica, molto più rilassata, con beats al rallentatore e atmosfere tra il trip-hop e l’r’n’b. I nomi di riferimento, i termini di paragone, sono Kanye West, Jay-Z e Lil Wayne, tutti immancabilmente presenti nelle vesti di special guest-stars e producers del disco, ma il suo stile è già unique e ben definito: Drake è il rapper sciallato per lo svacco definitivo.Fa strano pensare che questa sia la musica mainstream di oggi, in America, visto che non ci sono ritornelli di facile presa, storie di sparatorie & puttane o qualche altro trucchetto di facile presa. Sarà il fatto che è canadese, ma qui i toni sono bassi, spesso Drake rappa quasi sottovoce, eppure l’insieme suona tutt’altro che piatto, vedi lo spettacolo di suoni e toni vocali diversi messi in piedi in Over.
L’effetto sorpresa del mixtape viene inevitabilmente a mancare e le produzioni si sono fatte più mainstream. Subito in apertura, Drake si gioca ad esempio la carta Alicia Keys, nella ultra raffinata e rilassata Fireworks; tutto molto cool, ma i suoni indie dell’esplosivo mixtape che l’ha lanciato sono ahimé venuti a meno.Quindi niente capolavoro hip-hop dell’anno no, per quello è sempre meglio aspettare il nuovo di Kanye, comunque un gran bel disco rap che non è roba da pompare su Cadillac decapottate con le gomme che rimbalzano su giù su giù su giù, ma da mettere sì sullo stereo il sabato mattina nel più completo chill-out. Che con il quasi omonimo Nick Drake non c’ha un cazzo in comune, è vero. Solo che la musica di entrambi è perfetta per il sabato mattina.(voto 7)
Potete trovare il disco di Drake “Thank Me Later” QUI