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DRAMMA: Iran impicca 11 prigionieri come ritorsione dopo una protesta in carcere!

Creato il 21 agosto 2014 da Nopasdaran @No_Pasdaran

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Nel silenzio internazionale, la Repubblica Islamica sta portando avanti un massacro senza tregua dei prigionieri politici. Le violenze sono cominciate il 13 agosto, quando 60 Pasdaran sono entrati nel carcere di Evin e hanno massacrato e derubato i detenuti del braccio 350. Di quel massacro, come ricorderete, vi abbiamo parlato in un precedente articolo e vi abbiamo mostrato anche due fotografie in esclusiva. Oggi, purtroppo, la situazione sembra essere drammaticamente peggiorata.

Il 17 agosto scorso, infatti, i prigionieri politici del carcere di Qezel Hessar, vicino alla città di Karaj, hanno protestato contro la decisone del regime di trasferire numerosi detenuti nella sala riservata a coloro che devono essere impiccati. La reazione dei Pasdaran, chiaramente, non si è fatta attendere ed è stata davvero drammatica. Non soltanto 5 prigionieri sono stati uccisi immediatamente negli scontri e numerosi altri sono stati feriti. A questo massacro, il regime ne ha aggiunto un altro: 11 prigionieri sono stati impiccati il 18 agosto, come ritorsione per aver alzato la testa. La loro impiccaggione, si badi bene, è avvenuta senza processo e senza diritto di difesa. A queste stragi, ne potremmo aggiungere numerose altre avvenute unicamente nel mese di agosto. Riportiamo solamente il terribile caso della prigione di Shahr-e Kord, ove 40 detenuti sono morti lo scorso 4 agosto, in seguito allo scoppio di un incendio. Le guardie carcerarie, come risposta all’emergenza, hanno chiuso le principali porte del carcere, condannando a morte certa i detenuti presenti.

Chiediamo una condanna internazionale degli abusi dei diritti umani del regime iraniano.


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