Dream Team NBA, 15^ settimana

Creato il 04 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Altro giro, altra corsa! Ecco il Dream Team NBA per la 15^ settimana di regular season

La NBA si appresta a fiondarsi nell’ultimo terzo di una stagione che, nonostante un dominio pressoché incontrastato dei Golden State Warriors, sta regalando una stagione ricca di record infranti e prestazioni storiche. Proprio nella Baia, l’elemento imprescindile dello small-ball di Steve Kerr ha raggiunto la doppia cifra di triple-doppie in stagione, seguito a ruota dall’esplosivo playmaker degli Oklahoma City Thunder. Onore, poi, al Black Mamba, che a 37 anni suonati continua a dare spettacolo ed evita la sconfitta consecutiva numero 11, che sarebbe stata la peggiore nella storia dei Los Angeles Lakers.

PM, Russell Westbrook: specialista della tripla-doppia in casa OKC, una per ogni partita (3) negli ultimi sette giorni. L’ultima in ordine cronologico è arrivata contro gli Orlando Magic grazie a 24 punti, 19 rimbalzi (7 offensivi) e 14 assist, a fronte di solo 2 turnovers e con il 56% dal campo. Ciò che risalta nei numeri di Westbrook è il numero di tiri presi, il numero di assist effettuati ed il numero di perse nel corso della stagione: ad inizio stagione (ottobre-novembre), il playmaker si prendeva oltre 20 tiri a partita, con 9.8 assist e 5.4 perse; nel 2016, invece, Russ conclude non più di 17 volte a partita, con 11 assist e 4.2 perse. Un netto miglioramento, dunque, tutto a favore di uno scorer puro come il compagno di squadra Kevin Durant.

G, CJ McCollum: sempre pronto a mettere una toppa quando Damian Lillard si raffredda, la guardia tiratrice dei Portland Trail Blazers è artefice in egual misura alle cinque vittorie consecutive di una franchigia smantellata in estate e pronta per il tanking ed una scelta importante all’ NBA Draft 2016. Il calendario favorevole ed una media di 22.8 punti (50% dal campo, 38% da tre, 83% liberi), 4.0 assist, 2.8 rimbalzi e 1.0 rubate hanno riportato la squadra dell’Oregon all’ottavo posto nella Western Conference, davanti agli Utah Jazz.

AP, Kobe Bryant: 37 anni e non sentirli. Il cinque volte campione NBA tira fuori l’orgoglio contro i Minnesota Timberwolves per evitare la 11esima sconfitta consecutiva. Esattamente 7 anni dopo i 61 segnati al Madison Square Garden di New York, Kobe fa 38 e lo Staples Center gialloviola riassapora il gusto della vittoria. La prestazione eccellente è frutto di un ottimo 48% al tiro (che lievita al 64% (7/11) se si guarda la colonna delle conclusioni dall’arco) ed il 92% ai liberi, oltre a 5 assist e 5 rimbalzi. Il ritiro a due mesi di distanza, ma il sogno di raggiungere i 33’333 punti è ancora vivo.

AG, Draymond Green: una tripla-doppia ogni cinque partite. La media a cui sta viaggiando l’ala grande di Golden State ha dell’irreale: favorito dal 4 vs 3 perenne, frutto del pick’n’roll con Curry (sistematicamente raddoppiato), Draymond Green riesce a fare sempre la scelta migliore e le statistiche parlano per lui. Grande rimbalzista, è in grado di portare il pallone in transizione e scaricare sugli esterni già piazzati sull’arco, accumulando assist come nessun altro lungo nella lega. Contro i New York Knicks, il 20-10-10 con 9/9 dal campo da lui registrato ha rappresentato la prima tripla-doppia dal 1967 (Wilt Chamberlain, 18/18) senza errori al tiro.

Draymond Green notches his league-leading 9th triple-double (20/10/10) in @Warriors win at MSG!https://t.co/rJUOrDlNAJ

— NBA (@NBA) 1 Febbraio 2016

C, Rudy Gobert: uno dei migliori difensori NBA in una delle migliori difese NBA. Con i suoi Utah Jazz, Rudy Gobert insidia il sopracitato McCollum e i suoi Trail Blazers per la post-season ad ovest. Nelle ultime 4 gare, vinte, il centro francese ha registrato tre doppie-doppie ed una media di 12 punti e 10 rimbalzi, oltre a quasi 2 stoppate. In tali partite, inoltre, la squadra non ha mai subito più di 96 punti (contro Chicago), tenendo una media di 85 punti concessi a serata.

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