Quando lancio un nuovo libro, in genere uso le prime settimane per un 'soft launch'. Non avrei mai pensato che in questo periodo il mio primo libro in italiano di Chase Williams diventasse un Amazon Best Seller.
Questa etichetta arancione di #1 Best Seller non è per nulla facile da ottenere. Bisogna aver fatto segnare un picco di vendite in pochissimo tempo, e poi consolidare le vendite nei giorni seguenti.
Non mi aspettavo certamente che questa etichetta arrivasse proprio durante il periodo di 'soft launch' del mio primo libro della serie di Chase Williams in italiano, né tantomeno che arrivasse su Amazon.com.
Dritto al Punto, Chase! Vol.1
Il titolo completo è Dritto al Punto, Chase! 6 storie brevi di stra-ordinaria criminalità. Si tratta del primo volume della collana di Storie Brevi di Giallo e Suspense con protagonista Chase Williams, il mio alter ego ed ex detective di Scotland Yard emigrato da Londra a Tursenia.
Dritto al Punto, Chase! è la traduzione, ad opera della bravissima Chiara Urbani, di Cutting Right to the Chase - 6×1000 word stories of unusual crimes. Nonostante il gioco di parole del titolo originale non sia subito chiaro nell'edizione italiana ( to cut to the chase, in inglese, significa andare al sodo, e vista la natura brevissima dei racconti, più la presenza del verbo/nome Chase mi sembrava perfetto), siamo riuscite a trovare un titolo che spiegasse abbastanza bene la natura del progetto: racconti gialli che iniziano e si risolvono lungo una paginetta di Word da mille parole.
Cosa è successo nel soft launch
Ogni autore ha il suo metodo di lancio dei propri libri. Io ne ho due: uno per i libri in inglese e uno per i libri in italiano. La differenziazione è dovuta al tipo di mercato, il primo globale e il secondo più specifico, che prende in considerazione anche la reazione del target - in questo caso, il lettore di lingua italiana, che assume un tipo di comportamento di acquisto diverso rispetto a un potenziale lettore di lingua inglese. Ma sto divagando.
Prima di accendere il carrozzone del marketing, ho voluto fare un lancio 'dolce' e silenzioso della durata di qualche settimana, anche per rimediare ad eventuali piccoli errori di formattazione o di inserimento del libro nelle directory.
Per il lancio di Dritto al Punto, Chase! mi sono affidata, come al solito, ai miei beta reader, che hanno letto e dato un'ultima occhiata al manoscritto. Il libro è poi passato nelle mani degli iscritti alla mia mailing list, che hanno potuto leggere il libro in anteprima e gratuitamente. E fin qui, il processo non si distingue da quello per i libri in inglese.
Al termine di questa fase, ho deciso di pubblicare il libro in altre piattaforme di vendita diverse da Amazon. Amazon e il suo Kindle Store, infatti, detengono l'esclusiva di vendita per i miei libri in inglese, mentre per quelli in italiano ho lasciato la porta aperta anche a Smashwords, iBookStore, Kobo, Nook et cetera. Il motivo risiede nel modo in cui i negozi online si spartiscono la fetta del mercato italiano: i lettori italiani acquistano molto più da altri negozi diversi da Amazon rispetto a un lettore inglese medio.
E visto che si trattava del mio esordio in altre piattaforme di vendita online, ho tenuto il prezzo del libro a zero Euro, conservando invece le $0.99 su Kindle Store. Le sinossi sono state mantenute uguali in tutti i negozi, per avere meno variabili da controllare. Con questo split test ho voluto capire se il prezzo influisse sulla vendita del libro, e mi aspettavo molte più vendite, dopo la fase di soft launch, nelle altre piattaforme rispetto a Kindle Store. Mi sbagliavo.
I risultati dell' A/B test
Una volta che l'algoritmo di Amazon ha registrato Dritto al Punto, Chase! ho iniziato a vedere le vendite: a conti fatti, si tratta di un +85% rispetto agli altri store. Su Google, paradossalmente, il libro non è stato ancora ben indicizzato, ma compare solo su Smashwords (e sui miei siti).
Quello che non avevo considerato: l'etichetta arancione di Amazon Best Seller
In tutto questo, non avevo calcolato che qualcosa fosse scattato nell'algoritmo di Amazon, che evidentemente ha pubblicizzato il mio libro a modo suo. L'etichetta di Amazon Best Seller è apparsa a fianco al mio libro domenica mattina, su Amazon.com. Questo mi fa pensare che il libro sia stato acquistato per lo più da lettori di lingua italiana che risiedono fuori dall'Italia, o che non hanno come negozio Amazon di riferimento Amazon.it. In quest'ultimo caso, si tratta di utenti di vecchia data di Amazon.
Cosa ho imparato da tutto questo?
L'idea di crogiolarmi nella gioia di questo status di Amazon Best Seller non mi ha nemmeno accarezzato la mente; ho subito cercato di estrapolarne qualche insegnamento:
- Non sottovalutare l'algoritmo di Amazon: non importa quanto silenzioso e soft sia il lancio del libro. Amazon è come l'occhio di Sauron.
- Quando ho pensato al mio lettore tipo per Dritto al Punto Chase!, ho pensato a un italiano in Italia. Avevo considerato l'idea dell'italiano all'estero, ma chissà perché per me l'italiano all'estero non legge in italiano. Mi sbagliavo.
- Non ho ancora capito come funzionano gli algoritmi degli altri store. Da appassionata di SEO e di investigazione, non vedo l'ora di indagare.
- Nulla va sempre al 100% come ti immagini. Non ho ancora deciso se lasciare il libro permafree o se applicare il prezzo del Kindle Store anche agli altri negozi. Si accettano consigli.