I primi 20 minuti sono di una intensità pazzesca. Quasi tutto il film "vive" su un ritmo lento ma intessuto di grandi emozioni, per poi, di tanto in tanto accelerare e correre "a manetta"; riprende un po' l'andare in auto del protagonista nei momenti in cui si occupa di lavori non proprio puliti.
Anche i momenti di silenzio totale (diversi durante il procedere della pellicola) parlano e lo fanno grazie alle immagini, i primi piani e le soggettive.
Il protagonista è un tipo freddo, determinato, di poche parole, a tratti timido, scaltro, ma anche duro e come molti duri ha un cuore enorme ("I duri hanno due cuori"- cantava Ligabue). Lo scorpione cucito sul retro del suo giubbotto non è un caso.
Notevole la scelta della colonna sonora, buona la regia, pregevole la fotografia.
VOTO 7,5