Questo Drive mi fa pensare ad un bel viaggio notturno in macchina. Si sprofonda subito in un sedile comodissimo e ci si gode il paesaggio mentre delle musiche bellissime dai ritmi ipnotici ci fanno sprofondare in un piacevole torpore. Il viaggio è comodo e silenzioso, come la storia d'amore tra il protagonista senza nome e la bella donzella in pericolo, un amore fin troppo casto e platonico, fatto solamente di sguardi e sottintesi.
Senza ricorrere all'azione frenetica e senza trasformare il film in un action classico e banale, Refn riesce a dare dinamismo alla storia e a girare degli inseguimenti automobilistici veramente notevoli.
Ottima la fotografia che valorizza molto i notturni losangelini e interessantissimo uso del montaggio in alcune scene, dove parallelamente vengono portate avanti più linee temporali differenti. Grandiose anche le musiche, si sposano perfettamente con l'atmosfera notturna di cui parlavo all'inizio. Non avrei mai pensato di potermi innamorare di una colonna sonora elettropop.
Insomma Drive è un film che trasuda stile da tutti i pori, è contemporaneamente un omaggio ai noir e polar classici, oltre che a diversi altri generi, e un noir moderno con una sua precisa identità. Una delicata storia d'amore ma anche un film di genere duro e puro. E' sporco, violento e splatter, ma anche elegante e raffinato. Non ero impazzito per Bronson e Valhalla Rising ma ho amato alla follia quest'ultimo lavoro di Refn, che secondo me con una buona sceneggiatura non originale tra le mani se la sa sbrigare davvero egregiamente.
Straconsigliato.