DRM, ovvero, la vita difficile dei lettori di e-book

Da Scrid

foto:flickr

Avrete sicuramente letto dell’intervento di Peter Brantley alla conferenza internazionale IfBookThan. Secondo il cofondatore della Open Book Alliance, la sopravvivenza dei libri e, in particolare, dei libri digitali, passa attraverso il prestito. Purtroppo, gli editori hanno messo in piedi un sistema di tutela del copyright che limita di molto lo scambio e la diffusione degli e-book tra i lettori. I ben noti DRM sono addirittura definiti una vera e propria piaga.

Abbiamo chiesto ad un esperto di marketing culturale come Stefano Calicchio di spiegarci (uso testuali parole) dove sta l’inghippo.

Cos’è e come funziona il sistema dei DRM per gli e-book?

DRM è la sigla per la locuzione inglese Digital Rights Management, ovvero sistema di gestione per i diritti digitali. Si tratta di una metodologia di protezione già sperimentata nel campo degli audio musicali e dei video, attraverso la quale le case editrici cercano di proteggere i propri ebook dalla pirateria online.
Il modo in cui funzionano i DRM è piuttosto semplice: gli ebook vengono crittografati e protetti attraverso software specifici. In questo modo il loro contenuto diviene utilizzabile solo se si è a conoscenza della chiave di cifratura, ovvero se si è acquirenti effettivi ell’ebook.
Il sistema è pensato come forma di protezione dalla copia non autorizzata e dalla diffusione illegale di ebook, ad esempio tramite i famosi software di condivisione peer-to-peer usati comunemente da moltissimi utenti della rete.

Perché i DRM sono considerati un limite per la diffusione del libro digitale in Italia?

Per la loro stessa natura, i DRM pongono dei limiti alla diffusione dei file ed al loro utilizzo. Se da un lato aiutano le case editrici a mantenere il mercato entro una certa rigidità (sostenendo i prezzi), dall’altro pongono problemi di utilizzo anche a chi acquista un ebook legalmente. Per fare un esempio pratico, a seconda delle licenze, in alcuni casi non risulterà possibile fruire dell’ebook su un numero elevato di dispositivi o prestare il file ad un amico o familiare (come si farebbe al contrario con la versione cartacea).
Bisogna considerare anche i casi nei quali le scarse competenze degli utenti assieme a dei modelli di gestione dei DRM troppo complicati da utilizzare vanificano completamente le possibilità di leggere l’ebook, con grave danno del lettore stesso e del “sistema ebook” in generale.
Infine, non tutti i sistemi di DRM sono compatibili con i vari device di lettura elettronica ed ebook reader venduti sul mercato, complicando ulteriormente le modalità di acquisto e lettura e vanificando la iniziale motivazione all’acquisto da parte degli acquirenti potenziali.

Quali potrebbero essere le conseguenze per il mercato editoriale, soprattutto, dal punto di vista dei lettori? E quali le possibili alternative?

Se da un lato le intenzioni degli editori e dei proprietari del diritto d’autore possono sembrare condivisibili, dall’altro le conseguenze per il mercato editoriale online e per i lettori di ebook sono piuttosto negative.
All’atto pratico, l’attuale sistema di DRM sembra complicare notevolmente la vita agli acquirenti di ebook e in modo indiretto a tutti gli operatori del settore. Ad esempio vanificando le necessità di protezione delle case editrici e rendendo al contempo estremamente difficile la gestione del post-vendita da parte dei distributori digitali e delle vetrine online.
I riscontri pratici dimostrano come in molti casi sia piuttosto facile per i malintenzionati ottenere una copia illegale di un ebook, sbloccandolo anche dal migliore sistema DRM, mentre chi acquista legalmente il file va incontro a notevoli difficoltà fino alla completa impossibilità di lettura (nel caso già citato di un lettore ebook non compatibile). Diversi store online mettono le mani avanti inserendo nel contratto d’acquisto clausole di non rimborso in caso d’incompatibilità: in questo modo si sposta il problema sul lettore, che spesso non possiede le competenze per verificare se sarà effettivamente in grado di leggere l’ebook.
L’alternativa che ho deciso di seguire io stesso in prima persona per i miei ebook su CalMail così come fatto da tante altre case editrici, consiste nel liberare l’ebook circa qualsiasi sistema di DRM, favorendo quindi la buona fede del lettore. Sebbene il problema della pirateria debba essere affrontato con serietà per tutelare il lavoro di tutti gli operatori del campo, gestire il problema in modo così drastico da limitare la vendita stessa degli ebook è sicuramente una scelta poco lungimirante e nel lungo periodo deleteria per tutto il sistema editoriale