Basti pensare che, lo scorso anno, più di 100 milioni di utenti utilizzavano i servizi offerti da Dropbox.
Naturalmente, Dropbox è soltanto uno dei numerosi servizi messi a disposizione dalla rete per condividere e “stoccare” la propria documentazione e i propri files multimediali online; i principali e diretti concorrenti, infatti, hanno nomi altisonanti e riconducibili a due delle maggiori aziende informatiche del mondo, ovvero Microsoft e Google, che hanno prodotto rispettivamente SkyDrive e Google Drive.
Questi ultimi, a differenza di Dropbox, offrono all’utenza uno spazio di archiviazione decisamente superiore rispetto a quello offerto da Dropbox, che si ferma a 2 Gb per quanto riguarda gli account gratuiti (limite che aumenta fino ad arrivare a 100 GB in caso di account premium a pagamento); Skydrive, infatti, offre gratuitamente uno spazio di 5 GB e Google Drive addirittura 15 Gb.
Interessanti le modifiche apportate per quest’ultima versione di Dropox, che vanno dalla possibilità di archiviare lo screenshot del proprio pannello alla funzione denominata “Move to Dropbox”, che consente il trasferimento rapido nel cloud storage.
Tra le correzioni apportate nella 2.4, gli sviluppatori si sono preoccupati anche di correggere i bugs presenti nelle precedenti versioni ed ottimizzare le varie funzioni al fine di rendere più veloce lo scambio di files di grandi dimensioni (velocità di upload e di download).
Per tutti coloro che utilizzano un Mac, con Dropbox 2.4 c’è anche la possibilità di archiviare in cloud le immagini gestite tramite il software iPhoto (attenzione : questa funzione non è compatibile con le versioni precedenti alla 7.0.0 di iPhoto).
Dropbox 2.4 è disponibile per i sistemi operativi Linux, Windows e Mac.