foto Alice Arduino
Giornata pessima dal punto di vista delle condizioni meteorologiche, a Torino, per i Campionati Italiani di duathlon sprint e imprese ancor più degne di essere sottolineate, quelle dei vincitori. Sono stati, come da pronostico, Sara Dossena, numero 1 di pettorale, e Massimo De Ponti, portacolori dei Carabinieri. La Dossena ha compiuto un vero e proprio assolo staccando via via le più agguerrite rivali e tagliando il traguardo con oltre due minuti di vantaggio sulle piemontese Giorgia Priarone, che veste i colori del Triathlon Rimini. Priarone che ha tenuto al termine un vantaggio di circa sei secondi sulla terza atleta salita sul podio, ovvero la campana Alice Capone (Canottieri Napoli). Pioggia e freddo con hanno dunque fermato le migliori: “Una gara dura per le condizioni nelle quali si è svolta – ha detto al termine la vincitrice – ma siamo abituate all’estremo. Affascinante il contesto, nel cuore di Torino, ed un plauso agli organizzatori”. Decimo posto per Monica Cibin, una delle più accreditate alla vigilia e 11° per la giovane speranza Giulia Sforza, dell’Atletica Bellinzago.
Molto più combattuta la prova maschile, con vittoria finale del Carabiniere Massimo De Ponti, bravo nel precedere sul filo di lana Dario Chitti, portacolori del Cus Parma, per 1 secondo e 40 centesimi. Decisivo il suo strappo finale nell’ultima frazione di corsa. Terzo posto per Alberto Della Pasqua (Triathlon Rimini). Quarto per Tommaso Crivellaro (DDS). Tra i giovani da segnalare l’ottimo 14° posto finale del giovane figlio d’arte Thomas Bertrandi (Torino Triathlon) che ha tenuto alti i colori della società organizzatrice e preceduto di qualche secondo il suo capitano, Bruno Pasqualini, uno dei favoriti della viglia e già vincitore nel 2013 del Duathlon di Torino in occasione dei World Master Games.
Circa 800 i partenti con grande effetto scenico al via: “Una manifestazione che ha confermato quanto possano essere spettacolari le nostre discipline – ha dichiarato Carlo Rista, presidente FITRI Piemonte -, in grado di esaltare le componenti atletiche e fisiche anche e soprattutto in condizioni difficili come quelle odierne”.