Dubrovnik: la dalmazia patrimonio unesco

Creato il 12 aprile 2014 da Postpopuli @PostPopuli

di Nicola Pucci

La primavera bussa con impeto alle porte e fa venir voglia di visitare: preparate i bagagli, cari viaggiatori di Postpopuli, vi porto oggi a Dubrovnik, in quello spicchio di Croazia meridionale che si affaccia sul Mar Adriatico, lungo la costa della Dalmazia.

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A riprova del suo valore artistico e culturale il centro storico di Dubrovnik, o Ragusa in lingua italica, è iscritto ai Patrimoni mondiali dell’Unesco dal 1979 ed è meta battuta dal turista che ama le cose belle. Sì perchè aggirarsi per quella che viene chiamata “la perla dell’Adriatico” sarà un’esperienza che vi rimarrà nel cuore. Avviamo il cammino da Porta Pile, che introduce alla zona antica della città. La statua di San Biagio, protettore della città e di cui la chiesa conserva il cranio, fa bella mostra di sè e sembra benedire i passanti che da qui possono seguire il perimetro della cinta muraria che regala scorci magnifici sul mare all’ora del tramonto. I bastioni che punteggiano la fortificazione sono imponenti e magari vi incuteranno anche qualche timore, ma l’energia sprigionata dalla pietra è la forza di questa meravigliosa città.

Da Porta Pile si può anche scegliere di andare a dritto incrociando così la via principale, Placa, che affonda come una lama nel centro storico di Dubrovnik. Passeggiando lungo il lastricato scorgiamo alcune delle prodezze architettoniche che la città può vantare, ricostruite forzatamente dopo il devastante terremoto che il 6 aprile 1667 le demolì in parte. L’occhio allora coglierà in tutta la sua audacia le fattezze originali della Fontana Maggiore di Onofrio, così come la verticalità della Torre dell’Orologio e l’identità simbolica della Colonna di Orlando, dedicata al paladino del famoso poema medievale Chanson de Roland.

Merita senza dubbio di essere visitata la Farmacia che trova accoglienza all’interno del Monastero dei Francescani, e magari anche il tripudio barocco della settecentesca Cattedrale dell’Assunzione, nata romanica ma abbattuta completamente dal sisma. L’eleganza del Palazzo del Rettore e la centralità chiassosa di Piazza Sponza completano l’introduzione, storica, alla scoperta di Dubrovnik per lasciar spazio ai momenti goderecci.

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Dunque è il caso di scendere a bordo mare, e se il tempo è clemente e il sole riscalda – cosa che di solito avviene nella stagione estiva – non potremo proprio negarci un bagno nelle acque cristalline dell’Adriatico. Infine di sera ci introdurremo di nuovo tra le stradine del centro-città alla ricerca di qualche buon ristorante dove gustare Brujetzuppa di pesce -, risotto nero e sardine alla griglia, in compagnia di un buon bicchiere di Plavac Mali, il nettare degli dei della Dalmazia, ed una specie di creme caramel che qui chiamano Rožata. Dopodichè notte e movida…

… ma solo se siete ancora vivi e vegeti, perchè “si può resistere a tutto, ma non alla bellezza di Dubrovnik“.

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