Pazzo scatenato, da legare, da rinchiudere!
Vittima di quella sana pazzia che lo porta ad esprimersi contemporaneamente su più livelli e con molteplici filoni espressivi: Pop, concettuale, visual, video, ed altri ancora, tutti però, utilizzati per ottenere l'unico risultato da lui cercato: comunicare! Comunicare il suo dissenso, la sua rabbia e perchè no, la sua voglia anche di prendere per il culo la vita che tanto spesso si diverte a prendere per il culo tutti noi.
Mi diverte l'opera di Max Papeschi, la trovo intelligente. Mi fa riflettere. E forse è solo questo che si chiede ad un artista contemporaneo: farci riflettere attraverso la propria arte. Per quanto mi riguarda, lui ci riesce.
Le opere di Papeschi colpiscono la società attuale con stilettate distruttive e dissacranti, un'ironia irriverente che conduce ineluttabilmente ad una profonda e amara riflessione sulla realtà circostante. Su come il mondo d’oggi si articola e si mostra.
Papeschi parla di politica, di religione, di costume come farebbe un politico in campagna elettorale…solo che di quegli aspetti ne prende gli emblemi e le immagini e li stravolge. Li spoglia di quella patina edulcorante a cui noi siamo abituati. "L'amministratore delegato del Vaticano dovrebbe evitare di vestirsi come Lady Gaga, alla sua età starebbe sicuramente meglio in giacca e cravatta” dice l’autore.
SPAZIO BEVACQUA PANIGAI Treviso
vicolo s. pancrazio 3Treviso, Italyda sabato 16 ottobre · 19.00 - 22.00
Intervista a Max Papeschi rilascia a luglio 2010