Due Chiacchiere con…
Erin E. Keller
Dopo aver letto, riletto e riletto ancora, i romanzi di Erin E. Keller a partire da The Scar, Jerry e meglio, Eri come sei e i racconti postati sul suo Blog personale, eccomi qui emozionata e trepidante a postare per tutti i lettori di Sognando Leggendo, questa piccola intervista che l’autrice ha gentilmente voluto concedermi. Questa qui sotto è la scheda biografica di Erin E. Keller, ma noi cercheremo di conoscere qualcosa di più su di lei attraverso le domande che mi accingo a mostrarvi.
Erin E. Keller: Irlandese nel cuore e nell’anima, spera un giorno di trasferirsi sulll’isola di Smeraldo. Scrive in italiano e in inglese. Le piace lasciar vagare la mente nel mondo reale piuttosto che in quello fantastico, quindi le sue storie spaziano dal contemporaneo allo storico, dal noir al thriller, anziché raccontare di boschi fatati o di creature morfologicamente inumane. Scrive da cinque anni, a volte con il suo nome vero, altre sotto pseudonimo, ma non si è mai decisa a farsi avanti nel mondo delle pubblicazioni. Ora, grazie al primo racconto gratuito offerto alla casa editrice Triskell Edizioni, sta per pubblicare il suo primo romanzo M/M. Ama scrivere d’amore. E di uomini.
… Bene, ora che abbiamo aperto un po’ la nostra mente con la biografia di Erin E. Keller, avanti tutta con l’intervista!
Salve Erin e benvenuta qui su Sognando Leggendo. Sono entusiasta di avere l’opportunità di farti qualche domanda per conoscerti e farti conoscere un po’ di più ai nostri lettori. Quindi bando agli indugi e cominciamo subito: raccontaci qualcosa in più su di te che non compare nelle classiche schede biografiche di presentazione dei romanzi. Chi è Erin nella vita quotidiana? Cosa fa, e le piace fare quando non è impegnata a scrivere?
Buongiorno a tutti e grazie mille per la gentilezza e l’ospitalità. Mi sento onorata ed emozionata! Chi è Erin. Erin è una donna di quarant’anni che però ha lo spirito di una di venticinque. E meno male visto che il fisico è quello che è. Vivo con mio marito e alcune gatte anomale (non ce n’è una che si salvi. Sono una più strana dell’altra). Non ho figli, ma la cosa non mi pesa. Vorrei andare in Irlanda più spesso di quanto non faccia, visto che l’ho eletta patria putativa 15 anni fa, quando per la prima volta ho messo piede sul suolo irlandese e mi sono sentita completamente a casa. Onestamente, spero di trasferirmici prima o poi. Più prima che poi. Pluviofila fino al midollo. Datemi un giorno di pioggia (o venti, non importa) e sarò felice, attiva e serena. Di giorno lavoro in una piccola azienda poco distante da casa mia e purtroppo il tempo che dedico alla scrittura non è mai tanto quanto vorrei. Anzi, ultimamente è sempre meno. Sono pigra ma compenso con una vivace attività cerebrale. Mancina, ma riesco a non macchiarmi la mano quando scrivo con la stilografica
Pochi giorni fa, ci siamo scambiati qualche messaggio su Facebook e con mia grande gioia, mi hai confermato che ad Ottobre per la Triskell Edizioni uscirà il seguito del tuo romanzo (splendido, lasciamelo dire) The Scar. Così a bruciapelo ti chiedo: sarà più lungo del 1°, vero? Dimmi di si, ti prego!
Sì, sarà più lungo del primo. Sarà circa il doppio.
Evviva! Saltello felice e contenta, non vedo l’ora di leggerlo ovviamente!
Puoi darci qualche piccola anticipazione senza spoilerare troppo, sul proseguo della storia tra Ryan e Sean ?
La storia riprende dopo un brevissimo salto temporale. Abbiamo lasciato Ryan fra le braccia di Sean e il seguito inizierà con Ryan nel letto di Sean. Non che questo significhi per forza ciò che pensate voi…
Ciò che posso dire è Ryan vi farà arrabbiare. E farà arrabbiare anche Sean. Ma farà anche un gesto estremamente romantico. È Ryan, e lo farà alla sua maniera, ma spero che emozionerà anche voi così come ha emozionato me mentre lo scrivevo.
Quali sono state le motivazioni e le fonti iniziali di ispirazione che ti hanno portato a scrivere romanzi di genere M/M?
Ho iniziato a scrivere fan fiction slash quando ancora non sapevo dell’esistenza dei romanzi M/M. Mi è sempre piaciuto immaginare due uomini insieme, farli interagire, innamorare, e mi è sempre piaciuto creare storie a lieto fine per loro, anche se inizialmente utilizzavo personaggi non miei. L’ho fatto per alcuni anni e poi mi sono detta: ma perché invece di prendere due personaggi non tuoi e comunque fargli fare ciò che vuoi tu, non ti crei tu i tuoi personaggi? E così ho fatto.In quel periodo ho letto i primi MM in lingua inglese, cosa che comunque continuo a fare in modo quasi compulsivo anche ora, e JL Langley e Marie Sexton sono state le autrici che ho incontrato sul mio cammino. Penso che quella che mi ha dato più stimolo, forse perché di lei avevo letto un contemporaneo, è stata proprio Marie Sexton.
Parliamo un po’ dei protagonisti dei tuoi libri:
Aaron e Jerry di Jerry è meglio; Alex e Daniel di Eri come sei; Ryan e Sean di The Scar;
Pete e Lucas protagonisti del racconto Silent Night, pubblicato sempre dalla Triskell nell’antologia Racconti sotto l’albero, che ho trovato dolcissimo; Nicholas e Sage protagonisti di Our Start, racconto che hai postato sul tuo blog, dei quali sono rimasta letteralmente affascinata; Jake e Sebastian di Thruth & Lies, racconti in fase di scrittura sempre sul tuo blog. Si è capito che li conosco tutti o almeno quelli di cui tu hai scritto in versione italiana, vero?
Non ne hai tralasciato nemmeno uno! Wow! Sì, direi che li conosci tutti
Hai visto? Non so quante volte mi sono innamorata di tutti, nessuno escluso. Ogni coppia dei tuoi personaggi è unica, anzi ognuno di loro lo è a suo modo. C’è tra di essi quello che preferisci di gran lunga rispetto agli altri? Quale personaggio è stato più facile creare? E quello più difficile?
Sì, ammetto che c’è un personaggio che preferisco rispetto agli altri, forse perché è stato il primo e il primo amore non si scorda mai, o forse perché semplicemente mi sono affezionata a lui, ed è Ryan. Non è stato il più semplice da scrivere, anzi, direi il contrario. Ryan ha un carattere difficile e anche complesso, avevo bisogno che facesse un cammino che lo portasse dall’inizio di The Scar alla fine del seguito di The Scar e non è stato semplice mantenere la sua ‘voce’ per tutto il tempo. Scrivere in prima persona è bellissimo e coinvolgente, ma è anche rischioso se non riesci a mantenere credibile il tuo personaggio. Poi, a ruota, ci sono Alex, Sage e Lucas. Devo dire che amo tutti i miei personaggi, non potrei mai fare a meno di nessuno di loro e ognuno di loro ha un posticino nel mio cuore.
Per quanto riguarda il grado di difficoltà, il più facile da creare è stato Jerry. Non so perché, ma è uscito così, senza doverci pensare più di tanto. Mi sono svegliata un giorno con l’idea di base e mi sono vista subito questo personaggio un po’ sopra le righe fissato con Disney e divoratore di ‘ciambelle’. Il più difficile, come dicevo, è stato Ryan, soprattutto a livello “tenico”. A livello emotivo, sicuramente Alex è stato uno dei più impegnativi.
Il commento più bello che ricordi con piacere e quello più critico ricevuto sui tuoi romanzi.
Ricordo tutti i commenti belli e non penso di averne uno in particolare che preferisco. Potrei citarti quello di un ragazzo che mi ha scritto dicendo che era in depressione post-lettura perché il libro era finito, o di un paio di ragazzi che mi hanno lasciato un messaggio sulla homepage di Facebook con un sacco di cuoricini e facce sorridenti. Sapere di far star bene qualcuno grazie a ciò che scrivo è la cosa per me più bella.
Riguardo ai commenti critici, ne ho ricevuti pochi, devo essere onesta, ma ho fatto tesoro di uno in particolare. Concordo in pieno con la persona che mi ha fatto notare che do poco risalto all’ambientazione. È vero, è una mia pecca e me ne rendo conto. Cerco di lavorarci ogni volta, ma quando inizio a scrivere di due personaggi, non riesco a pensare ad altro che a loro e mi rendo conto che spesso questo va a discapito della loro collocazione.
E poi ci sono le critiche che pungono. Credo che quella che mi ha colpito di più al cuore sia stata scritta da una persona che ha definito la trama di Eri come sei ‘inesistente’ e i personaggi ‘carini ma poco approfonditi’. Mi è dispiaciuto leggere queste parole, ma poi mi sono detta che alla fine non si può piacere a tutti e se non sei pronto a non piacere, allora è meglio che non scrivi proprio.
Brava! Sono pienamente concorde con te, specie quando dici che un autore deve saper accettare le critiche altrimenti dovrebbe lasciar perdere la scrittura. Ma torniamo a te, puoi darci un accenno su i tuoi progetti letterali per il futuro? Cosa stai creando di bello in questo momento?
Al momento ho in cantiere più storie.Una pseudo-noir. Dico pseudo perché avrà comunque il lieto fine, anche se è ambientata a Chicago nel 29 e parlerà della strage di San Valentino.
La storia di Matt e Kevin. Forse ve li ricorderete, sono due personaggi secondari di Eri come sei. È una storia che ho iniziato pochi giorni fa e della quale ho già scritto un paio di capitoli. Vi dico solo che uno dei due personaggi Elias, potrebbe diventare – per me –il nuovo Ryan.
Oh mamma mia! Una storia con Kevin, uno dei miei personaggi preferiti. Questa è una notizia meravigliosa. Ti placcherò stretta per avere maggiori dettagli su come procede la storia mia cara, stanne certa!
Luna, Stella, Blacky e Nana J. Hai preso due gattini? Voglio vederli!
Te li faccio vedere poi tramite Facebook, promesso!
Da un po’ di giorni sui social in rete, impazzano i video di Icebucketchallenge delle docce fredde per la lotta contro la SLA.Ci sono pareri discordanti a riguardo, visto che molti test vengono fatti sugli animali. Qual è il tuo parere a riguardo?
Mi fai una domanda alla quale mi viene molto difficile rispondere. Da persona tremendamente amante degli animali quale sono, non sopporto il pensiero che possano soffrire, ma in questo momento, in cui ci sono problemi seri di salute nella mia famiglia anche se non per la SLA, ti dirò che non mi sento di parteggiare né per il pro, né per il contro.
Sensibilizzare l’opinione pubblica è sempre importante e la rete è un mezzo talmente potente che è anche giusto venga utilizzato, ma credo che sia ancora più importante che resti qualcosa, passata l’ondata di entusiasmo, e non si sciolga tutto come il ghiaccio che c’è nel secchiello.
E adesso un’ultima domanda. So che ami l’Irlanda e tutto ciò che concerne questo paese. Da lettrice a lettrice, volevo chiederti se ti piace Diana Gabaldon, se hai letto la sua saga ‘La Straniera’ e se stai seguendo la serie tv Outlander.
Ah, l’Irlanda è la mia terra, l’ho sempre detto. Sì, credo che Diana Gabaldon sia una bravissima scrittrice e ho letto i primi due della saga “La Straniera”. Ovviamente sono prontissima a continuare! Purtroppo non sto seguendo la serie TV al momento, ma è nella liste delle cose da vedere, quindi la guarderò sicuramente a breve.
Io e tutto lo staff di Sognando Leggendo ti ringraziamo di cuore per la tua disponibilità e ovviamente ti facciamo un grandissimo in bocca al lupo per i tuoi prossimi romanzi. Non ci fare aspettare tanto, mi raccomando!
E io ringrazio nuovamente voi per questa bellissima opportunità!
Un abbraccio a tutti.