Ciao Gabriella, benvenuta nel mio blog! Grazie per avermi dedicato il tuo tempo e per aver accettato di rispondere ad alcune domande.Il tuo romanzo mi è piaciuto e l'ho letto in una giornata sola. Ne ho parlato QUI nel blog e tutte le persone alle quali l'ho consigliato mi hanno ringraziato subito dopo averlo letto.
D. Quando è nata la tua passione per la scrittura, com'è stato il tuo percorso fino alla prima pubblicazione?R. Non so indicare un momento preciso, so che già dalle elementari ero molto brava nella scrittura. Da bambina volevo diventare una giornalista come la Fallaci, che leggevo sull'Europeo. Poi però, dopo il tema della maturità non ho più scritto nulla. E poi, a quarant'anni è accaduto, improvvisamente. Come una magia.
D. Hai mai frequentato corsi di scrittura? Pensi siano necessari?R. No, mai. Mi sono informata come gli scrittori del passato. Leggendo sin da piccolissima centinaia e centinaia di libri. Possono essere utili nel metodo, forse. Ma la lettura è imprescindibile.
D. Questa non è la prima avventura del commissario Lobosco. Infatti prima di "Spaghetti all'Assassina" ci sono stati altri romanzi che l'hanno vista in azione. Quando hai iniziato a delineare questo personaggio, già sapevi che non ti saresti fermata ad un solo libro?R. Sì, questo è il quinto episodio e sono alle prese con il sesto. Ecco, inizialmente no, non ho pensato a una serie. Poi la volontà dell'editore (Cesare De Michelis della Marsilio/Sonzogno) e l'entusiasmo dei miei 25 lettori, hanno fatto il resto.
D. La vita di un commissario di Polizia non dev'essere facile da scrivere. Linguaggio, relazioni con i colleghi, la vita privata... hai avuto aiuto da qualcuno che lavora nel ramo?R. In tutta sincerità no, tranne qualche lettore poliziotto e un amico questore con cui chiacchiero a volte. Non mi piace raccontare la vita di una vera poliziotta, troppo aderente al reale. La letteratura deve essere fantasia, immaginazione, altro rispetto alla cronaca che ogni giorno arriva da televisione e stampa. Certo, è molto più facile raccontare un commissario se sei un poliziotto vero, o un processo se fai il magistrato, ma nel mio caso, la cifra alla quale tengo maggiormente è quella della creatività, nell'inventare cioè un personaggio credibile che diventa amico dei lettori. Ho però anch'io un consulente che mi aiuta per l'aspetto medico legale, ed è il Professor Franco Introna, ormai diventato personaggio dei miei libri a tutti gli effetti.
D. Come definiresti il tuo pubblico? Chi sembra appassionarsi di più alle vicende del commissario Lobosco?R. E' un pubblico caldo ed eterogeneo, formato in parti pressoché uguali di lettori e lettrici. Ci sono avvocati, poliziotti, medici, studentesse, casalinghe, insegnanti, operai, appassionati di cucina o di libri, giornalisti...
D. Cosa che mi ha incuriosito molto, alla fine di questo romanzo, ma anche negli altri, si possono trovare delle ricette di cucina che riportano al romanzo appena terminato. Da dove è arrivata questa idea, interessante e sicuramente molto originale? ( visto che nel web molti hanno postato foto di piatti preparati proprio con le tue ricette )R. L'idea di inserire le ricette in coda al libro nasce sin dalla mia prima pubblicazione, Come quando fuori piove, edito da Manni nel gennaio 2006. Mi parve che raccontare una storia mescolando anche odori e sapori fosse il modo migliore per sollecitare memoria ed emozioni. Da allora l'ho sempre fatto. Diciamo che ho anticipato di parecchio quella che poi è diventata una moda. La cosa bella è che ai lettori piace molto e ultimamente anche importanti blog e siti di cucina dedicano attenzione alle ricette del Commissario Lolita. Per quanto mi riguarda, sapere che una lettrice di Cuneo qualche tempo fa si è cimentata in un riso patate e cozze dopo aver letto Gioco pericoloso, bè è una grande soddisfazione.
D. A cosa stai lavorando ora?R. Adesso al nuovo episodio della serie, ma ho appena terminato un saggio divertente scritto a quattro mani con un'amica. E ricamo ogni tanto un manoscritto al quale tengo moltissimo. E' una storia familiare contemporanea raccntata in prima persona da un protagonista maschile.
Attenderemo allora di poterti leggere ancora in futuro e di vedere i tuoi progetti realizzati! Crazy About Fiction ti seguirà e farà il tifo per te!
Grazie infinite per avermi dedicato il tuo tempo e per la ricetta degli Spaghetti all'Assassina, l'ho sperimentata e ho ottenuto un ottimo risultato!
G.G. Grazie a te, domande molto interessanti. E' stato piacevole rispondere, intanto che nel forno cuoce una torta.