Due Consiglieri in cerca di autore: maggioranza compatta solo al momento del voto.

Creato il 26 novembre 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore


La storia che propongo non è altro che la trascrizione di una parte della discussione tra due consiglieri PD, Marco Gallicani e Franco Amigoni, col giornalista Luigi Piscitelli, interviene anche Gabriele Galvani.  L'intera discussione, che per chi può è sulla pagina FB di Marco, vorrebbe essere una "critica feroce" a nostro post "Maggioranza compatta in CC il 23 novembre 2015" che ha tolto il sonno a Marco.
Mi basta solo segnalare questo: come tutti sappiamo Gallicani è persona capace di un pensiero personale e si conforma a quello di scuderia solo al momento del voto, ma, proprio per questo motivo, non apprezza quanto scrivo sia dal punto di vista letterario che di contenuti. 


Ecco come lo dice:  "Ho letto il pezzo di Ponzi e come al solito è scritto malissimo e mescola una tale quantità di scemenze che a smentirlo ci si perde un botto di tempo e per niente, come con le bufale on line. E lo fa insultando velatamente, arrogandosi il diritto alla verità tecnica e politica, affermando che si approvano bilanci dissestati, che non è vero. Le cifre che citi sono quelle dell'assestamento, ma per entrare più nel dettaglio facciamo che provo a scrivere un pezzetto io. Poi te lo giro, ok?"
Al che Luigi Piscitelli giustamente chiede all'informato Capogruppo PD: "Vorrei che entrassi nello specifico degli atti. Se avessi capito il post non te lo avrei chiesto. A cosa si riferisce quando parla dei 132mila e 188mila euro? Cosa significa che i debiti sono spalmati al 2040?" Marco Gallicani, colto sul fallo, replica:
"in che senso? devo spiegarti perché non ha senso leggere Ponzi? sei un giornalista dovresti vederlo bene da te... o entro nello specifico degli atti?"
In aiuto allo sprovveduto Marco arriva Franco Amigoni, altro consigliere PD:
"Se vuoi posso provarci io: i Comuni italiani hanno avuto la possibilità dalla Cassa Depositi e Prestiti di rinegoziare alcuni mutui che hanno in essere, con determinate caratteristiche (sia in termini di somme che di momento di accensione del mutuo stesso). Questa operazione, consigliata da ANCI, consente di accedere alla rinegoziazione utlizzando il principio della cosiddetta "equivalenza finanziaria". Si allungano i tempi di restituzione (in media, se non sbaglio, di una quindicina d'anni), il tasso viene ribassato (in questo caso di 0,426 punti) per consentire al valore attuale del complesso dei mutui di rimanere immutato prima e dopo l'operazione. 
Questo consente al Comune di disporre di risorse immediate, da utilizzare il primo anno anche per spese correnti, ma dal secondo anno in poi soltanto per investimenti. Una operazione finanziaria che libera risorse a parità di valore attuale dei debiti. Naturalmente i blog e le opposizioni sono salite subito sul carro populista sventolando bandierone con su scritto "qui si uccide l'etica del buon pater familias".
Ma Piscitelli non ci casca come non ci cadiamo noi che aspettiamo il multisala senza salire sul carro populista di Franco.