I ricercatori di Gran Bretagna e Stati Uniti hanno scoperto che dalla lettura dei modelli dei geni attivi e non presenti nelle cellule del sangue si può stabilire con precisione quali pazienti abbiano un tumore in stadio avanzato. Mentre molte volte questo cancro può progredire rapidamente e diffondersi mortalmente agli altri organi del corpo, nel 50% dei casi rimane confinato all’interno della prostata senza quasi mai mettere in pericolo la vita della persona colpita dalla malattia.
Sebbene i test per le forme aggressive di cancro alla prostata già esistano, gli esperti affermano che sono solo moderatamente accurati. Si può capire molto di più da questo tipo di tumore se si studiano i segni che esso lascia nel sangue. Questo ha permesso agli scienziati di sviluppare un test potenzialmente più accurato rispetto a quelli attualmente disponibili.
Attraverso questo nuovo test si può leggere, come un codice a barre, il modello di attività genetica del paziente, raccogliendo così i segni che permettono di comprendere l’aggressività del tumore. Ciò permette ai medici di stabilire senza difficoltà il trattamento migliore e più idoneo alla situazione medica presentata dal paziente.