perché non ti chiamiamo solo “Dio”?
tu che ci lasci la libertà di scelta
tu che ci permetti di sbagliare
di amare,odiare,soccorrere o morire
nel prisma della vita,come fosse il mare
che solleva le onde,mai nessuna uguale
che,eterno, specchia il cielo di New York,
la vita sussurrata nei borghi e nelle vie
il dolore mai sopito che diventa nebbia
che avvolge invisibile quei buchi neri
e incide paziente mille e mille storie
portano il sogno della perduta infanzia,
di famiglie mutilate,di gente attonita
ferma a guardare ora due piccoli laghi
e l'acqua che diventa scrigno di ricordi.
Oh Dio!...
Perchè non ti chiamiamo solo “Dio”?
Dio degli Eschimesi,Africani ed Europei,
dell'Asia,America,della Bibbia o del Corano!
Oggi che due lunghi lustri son passati
oggi che i figli degli eroi sono cresciuti
vorrei che nell'acqua,coi ricordi,
giacessero per sempre vendetta ed armi.
Giuseppina Gombini
“Poesia protetta tramite regolare registrazione presso la Società Italiana degli Autori ed Editori”