Due notizie.

Creato il 07 gennaio 2011 da Idiotecabologna

-Padrune, ho una notizia bellissima e una bruttissima!

-Quale sarebbe la bruttissima?

-è che non mi ricordu la bellissima.

E con una citazione da Venerdì 12 di Leo Ortolani (se non l’avete mai letto, uscite di casa abbandonando il PC/Mac e compratelo ORA.), introduciamo due veloci considerazioni, una positiva e una negativa.

La prima è che a vedere i post più letti sul sito “Fai Notizia“, portale di informazione indipendente ed autoprodotta dal basso legato a RadioRadicale.it, come si può leggere qui sono, citando dalla pagina stessa

una piccola rassegna della crisi reale del nostro paese: dalla sanatoria truffa per gli immigrati, al dissesto idrogeologico, ai veleni della Basilicata, alle discriminazioni nei confronti degli omosessuali, alle menzogne sulla ricostruzione dell’Aquila, e a tanto altro ancora.

Se pensiamo che gli articoli più letti sulle pagine web dei quotidiani nazionali sono sempre le onnipresenti p0ppe-e-culi, la dichiarazione scema del leghista di turno, lo scandalo della escort o qualcosa sul genere “il video più buffo dei gattini pucciosi FAIL”, è una bella consolazione.

La notizia cattiva la riprendiamo da uno dei blog del sito del manifesto (sì, ha anche dei blog), quello curato da Anna Maria Merlo e che si occupa di Francia. Inizia così:

E’ un fatto di cronaca che fa riflettere sulla società in cui viviamo. Nell’ottobre  scorso, Jean-Paul Guerlain, 73 anni, ex “naso” dell’omonima grande marca di profumi e azionista della società fino al ’96, intervistato in tv sul profumo Samsara, aveva affermato: “mi sono messo a lavorare come un negro. Non so se i negri hanno mai lavorato tanto, ma insomma…”. Le reazioni sono indignate, contro questa affermazione razzista. Guerlain è ora di proprietà del megagruppo di lusso Lvmh, che pero’ non reagisce immediatamente. Sul web la casa di profumi Guerlain è messa sotto  accusa, si diffonde l’invito a boicottarne i prodotti. Sos Racisme, il Cran e  il Mrap minacciano di sporgere denuncia.

continua qui

La storia finisce con un’iniziativa dal basso vanificata dalla solerzia di quelle stesse assicurazioni che tanto strozzinano i poveri cristi.

Evidentemente i “negri” non lavorano quanto Guerlain, se ne evince.


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