In mezzo alla neve dei tuoi pensieri
il sole bruciava le vesti di una vergine
alla ricerca di rami da incrociare
nel fitto bosco dei desideri
E i sogni scambiati e rigenerati
correvano in cima alle onde dell’amore
dove barche di legno fradicio
accoglievano una vita inutile,
incolore.
E i remi rimasti a galla
come corpi umani alla deriva
miravano l’azzurro di un cielo che scandiva
immortale la musica del tramonto,
trionfale.
E i lunghi silenzi sbranati
dai boati della nostra baldoria
adombravano compagnie di disperati
nei prati della miseria umana,
senza storia.
Eppure l’Amore non finiva d’incantare
angeli innamorati, ribelli al loro destino,
segnato da dei e da maghi e da oroscopi
inventati e ricopiati,
da dimenticare.
E nell’urna della vacua speranza
le polveri di mille credenze
rimembranze di mura sgretolate
da lasciare ai posteri come monumenti,
beate.
Gavino Puggioni
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VIOLENZA
(In memoria di Jyoti Singh Pandey e di tutte le donne violate e uccise da esseri ignobili)
Hanno straziato il suo cuore
Mandandolo in frantumi
Sminuzzato in coriandoli
In mille schegge di sangue
Rappreso, ormai bluastro
Poiché il rosso è scomparso
Dentro vene di cemento
Ora indurita e ripiegata
In se stessa gelida
Statua di pietra serpentina
Di quel cuore raccoglie
Il poco che ne è rimasto
Qualche briciola dimenticata
Da ghignanti iene bavose
E famelici avvoltoi rapaci
Tutti fanno festa al banchetto
Di ciò che di lei rimane
Ubriacandosi e schiamazzando
In volgarità e insipienti lazzi
Trasformata in freddo marmo
Lacrima gocce di piombo
Lentamente spirando
Danila Oppio
Featured image, Sogno del nobiluomo, Antonio de Pereda. Questo dipinto, oggi custodito a Madrid, rappresenta un sogno di un gentiluomo seicentesco.
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