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Sunday Brunch
Elena's wonderful coat neck
Cioffi's style: love the jacket and the colors
Industry R-Evolution: seminario (interessantissimo) sulla sostenibilità nel mondo della moda,organizzato dal Consolato britannico e Camera della Moda nella bellissima location di Palazzo Affari ai Giurecosulti
Il sabato mattina sui navigli e una meringa in mano
Arrivano le domeniche pomeriggio, anche questo mese.
Finalmente arrivano trascinate da un sole acerbo e convinto. Finalmente dalle grandi finestre della sala e della camera da letto, nella casetta sopra al garage, si scorge del neonato verde.
Il Fico Lodovico (così si chiama il nostro amico) ci mostra ancora una volta il passare del tempo e delle stagioni: verdi i limoni e meno rumori.
Passo così questa domenica qui, tra libri incollati e zero gelati.
Ieri mattina io e lui siamo andati al mercato.
Era dalla scorsa primavera milanese che volevo una cosa per me, per i miei pomeriggi in città, per le mie mattine assolate: volevo una bicicletta.
Per me la bici è sempre stata vecchia, per definizione. Ogni bici che ho avuto (escluse le terrificanti mountain-bike al neon da bambina) era stata di qualcun altro prima di me, aveva ruggine, storia e fascino. E, immancabilmente, era migliore di qualunque altra bici nuova di zecca.
Così mi pareva chiaro che, anche a Milano, avrei preso la mia old school due ruote a pedali, avrei speso due soldi e mi sarebbe durata il tempo che avrebbe potuto durare.
Dicevo: andiamo al mercato.
Sapevamo all'incirca dove trovare chi vendeva vecchie bici, ma arrivati sul posto nemmeno una talpa in letargo si sarebbe potuta sbagliare: la folla!
Una specie di formicaio umano attorno a non più di una ventina di bici che sì erano usate, ma non erano vecchie. Erano completamente prive di fascino e non ispiravano nemmeno quella solidità fatta si semplicità di cui vivono le biciclette dei nostri nonni.
Un pò la delusione dell'offerta (non vi parlo dei prezzi perchè è a dir poco ridicolo pensare di chiedere certe somme spropositate), un pò questo sciame di modaioli tutti alla ricerca disperata di un mezzo a pedali, mi è volata via lontano la voglia di comprare la bici a Milano.
Avrei dovuto sospettarlo da alcuni chiari sintomi: il numero di ciclisti era quadruplicato nell'ultimo mese.
Ovunque vedi pseudo-hipster (se non sapete cosa sia un "hipster" vi consiglio di informarvi perchè se ne parla ovunque. Guardate questo ironico video berlinese che adoro, per esempio) con quelle strabilianti biciclette patinatamente monocrome che già quest'estate nell'artistica Berlino avevo fotografato migliaia di volte: ragazzi sono belle, bellissime, ma hanno solo freni a pedali e noi non siamo nordici dalle gambe lunghe. Prevedo molti infortunati durante la primavera, causa: freni a pedale.
Io non demordo: la bici a Milano non la compro, ma non vuol dire che non la porto.
Canzone del giorno: Lonely Boy
Buona settimana everybody