Foresto ha finito di tagliare i capelli ad Alberto, spazza per terra, si siede, prende “Il Tirreno” scorre alcune pagine, dice di fare silenzio e inizia a leggere: “Il suo primo discorso da sindaco è ricco di principi pragmatici e realistici, di buoni propositi e di impegni importanti per il futuro del paese. Da quelle due cartelle dattiloscritte, lette durante l’assemblea consiliare di insediamento, si capisce subito, insomma, che Renzo Mazzetti, comunista, consigliere comunale dal millenovecentosettanta, ex responsabile del settore “sicurezza sociale e del lavoro” dell’USL, neo-eletto primo cittadino di Montopoli in Val d’Arno, è uno che è abituato ad andare a fondo nelle cose, a sviscerare i problemi e a non fermarsi di fronte al primo ostacolo, qualunque esso sia. Forse è troppo? Lui dice di no. Nella sua condizione di dipendente della Piaggio, ma da ben tre anni in cassa integrazione può svolgere il nuovo delicato incarico a tempo pieno, senza interruzioni di sorta, dando il massimo per cercare di portare a soluzione i numerosi problemi che attanagliano Montopoli. La sua azione sarà comunque all’insegna della continuità seguendo il programma varato dai comunisti montopolesi nel corso della campagna elettorale. Il primo dei problemi è quello della salute pubblica e della qualità della vita con una particolare attenzione a San Romano e alle bonifiche strutturali al depuratore. Un altro è quello della viabilità per cui sarà tallonata l’anas perché si decida a dare via ai lavori per liberare Castel del Bosco dal traffico in uscita della superstrada”…… Foresto smette di leggere, inizia il taglio dei capelli ad Anteo commentando che è rimasto piacevolmente sorpreso perché finalmente abbiamo un sindaco di San Romano e quando viene a farsi i capelli avremo modo di dirgli di come vanno veramente le cose qui nella zona stazione. (Ricordo da un racconto di Tirella).
Nel mio impegno politico e sindacale
ho vissuto molti avvenimenti
di cui alcuni si collegano
con il ricordo di Bianco.
In particolare ricordo:
nelle lotte sindacali degli anni settanta
alla Piaggio di Pontedera
con altri compagni operai fui denunciato.
Ricevemmo sostegno
con manifestazioni di lavoratori e studenti
e solidarietà dalle istituzioni,
da personalità, da singoli cittadini.
Fu per me uno dei periodi intensi
ma emozionante fu la buona sensazione politica
che provai prima del consiglio comunale che approvò
un ordine del giorno a favore della nostra lotta.
La buona sensazione politica da me sentita
fu quando Bianco, socialista insegnante sindaco,
strinse la mano a me,
comunista operaio consigliere comunale.
Fu una buona sensazione
che è rimasta nel mio ricordo di Bianco
perché in quella stretta di mano
sentii un compagno.
-Renzo Mazzetti- (dicembre 1998)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2013/12/17/il-muro-della-vergogna/