Quello di cui vi voglio parlare oggi però è un altro, uscito in Argentina nel 1969 e arrivato in Italia nel 1971. Sto parlando di BOQUITAS PINTADAS ovvero UNA FRASE, UN RIGO APPENA
Di questo romanzo esistono due traduzioni. La prima è stata fatta nel 1971, per Feltrinelli, da Enrico Cicogna. Poi, il romanzo è stato ritradotto per Sellerio da Angelo Morino. Non sto qui a spiegarvi le differenze tra le due traduzioni... le scoprirete da soli se deciderete di leggere il romanzo, in quanto al fondo si trova una nota di Morino in cui spiega somiglianze e divergenze. Mi limiterò, come tipico di questa rubrica, ad analizzare il titolo. Il titolo originale rinvia al verso di un fox trot, Rubias en Nueva York, interpretato dal grande Carlos Gardel, che viene citato all'inizio della terza "puntata" del romanzo: "Deliciosas criaturas profumadas /quiero el beso de sus boquitas pintadas". La traduzione letterale sarebbe "Boccucce dipinte". E' evidente che un titolo del genere per il lettore italiano non avrebbe significato nulla. Si era quindi cercato un titolo tra i testi delle canzoni italiane dello stesso periodo di quella di Gardel. La scelta è ricaduta sul tango "Scrivimi", il cui testo è stato scritto da Enrico Frati e musicato da Giovanni Raimondo. L'inizio del ritornello di questo tango recita: "Amore scrivimi, non lasciarmi più in pena, una frase un rigo appena calmeranno il mio dolor". Oltre al titolo in copertina sono ovviamente cambiati anche i titoli delle "puntate" in cui il romanzo si divide, che si riferivano anch'essi a canzoni argentine del periodo. Quindi "Boquitas pintadas de rojo carmensí" (Boccucce dipinte di rosso carminio) diventa "una frase scritta con elegante calligrafia", mentre "Boquitas azules, violaceas, negras (Boccucce azzurre, violacee, nere) diventa "Un rigo sbiadito, scarabocchiato, cancellato".
Io, personalmente, la trovo una scelta perfetta, perché, oltre ad avere un forte potere evocativo, rende al meglio il senso di tutto il romanzo. Un folletín, un dramma melenso e banale che i protagonisti vivono con trasporto e passione.
Vi consiglio di leggere questo romanzo, così come il già citato "Il bacio della donna ragno" e "Scende la notte tropicale". Sono tre piccoli capolavori, molto diversi l'uno dell'altro, che meriterebbero di essere molto più conosciuti di così.