E scelgo un libro che ho letto da poco, angosciante e bellissimo, che consiglio a tutti di leggere. Sto parlando di ASYLUM ovvero FOLLIA di Patrick McGrath:
Il romanzo è uscito in lingua originale nel 1996 ed è stato tradotto per Adelphi, nello stesso anno, da Matteo Codignola. E' una storia particolare, che racconta dell'amore nato tra Stella Raphael, moglie di uno psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio nel manicomio in cui lavora il marito di Stella. Un confine labile corre tra i due, lo stesso che corre tra amore e follia. Potete leggere la mia recensione qui.
Il titolo originale, come si può vedere, era però un altro. "Asylum", ovvero "Manicomio", il luogo in cui si sviluppa buona parte della storia. Un titolo forte, accompagnato da una copertina altrettanto evocativa. Eppure, non riesco a trovarmi totalmente in disaccordo con il cambiamento effettuato da Adelphi. Serviva un titolo evocativo, formato da una parola sola, non troppo lunga, che lasciasse capire il contenuto del libro senza però svelarne troppo. E la parola "Follia", secondo me, rispecchia perfettamente tutto questo. Avreste mai comprato un libro dal titolo "Manicomio"? Ok, forse sì... E sicuramente se quello è il titolo che gli ha dato l'autore è perché quello voleva che fosse. Però trovo che "Manicomio" sia molto meno incisivo, molto meno freddo sia rispetto all'originale sia rispetto a "Follia". Non so, questa scelta mi convince abbastanza. Che dite?