Due titoli, un solo libro: ma perché? #Arrivederci e grazie
Creato il 25 febbraio 2015 da LalettricerampanteNon so ancora dirvi se sarà un’interruzione temporanea o definitiva, ma credo sia giunto il momento che si prenda una pausa. Ci ho ragionato a lungo prima di decidermi. Mesi, addirittura. E alla fine sono giunta a questa conclusione. La rubrica deve andare in stand-by almeno per un po’ e i motivi sono diversi.
Sicuramente non è perché mi manchi la materia prima. Questa brutta abitudine di cambiare i titoli originali con titoli italiani che, spesso, non c’entrano nulla e che seguono logiche e strutture comuni, ahimè, non sta diminuendo. Anzi. Cambia solo la moda, la parola da usare, la struttura, ma il succo di molte pubblicazioni di certi editori rimane sempre lo stesso. Non che pensassi che la mia rubrica avrebbe potuto cambiare qualcosa, ci mancherebbe. Però ecco, forse più che la mancanza di titoli, il problema è proprio l’opposto. Ce ne sono troppi e non so più dove girarmi e come fare a scegliere, in modo parziale e non ripetitivo, di quale libro parlare.
Dall’entusiasmo iniziale, con il passare dei mesi e degli anni (sì, perché sono anni che esiste questa rubrica su questo blog) a poco a poco scrivere questo post settimanale è diventato per me sempre più faticoso. Non mi divertivo più come all’inizio, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché a volte certi post hanno generato brutte discussioni, un po’ perché invece non ne hanno generate affatto. E credo che in un blog personale non abbia senso scrivere qualcosa solo perché per qualche motivo ci si sente obbligati a farlo o perché si ha un po’ di timore a dire basta (le abitudini sono una brutta bestia). Ci deve essere entusiasmo, passione, voglia, altrimenti non ha alcun senso.
E poi mi è venuto anche spontaneo chiedermi se la rubrica non stesse effettivamente diventando un po’ ripetitiva, soprattutto considerando che indignarsi per i titoli è diventato molto comune (mi vengono in mente almeno quattro o cinque pagine e blog che hanno una rubrica molto simile). E ci aggiungo un per fortuna, perché vuol dire che un po’ di sensibilizzazione c’è stata e che certi lettori si stanno un po’ svegliando e non si lasciano più abbindolare da certi titoli e da certe copertine (anche se probabilmente ancora non sono abbastanza, visto che continuano a uscirne).
Alla luce di ciò credo, quindi, che sia giunto il momento di mettere a riposo Due titoli, un solo libro: ma perché?. Non smetterò di certo di verificare gli originali di certi titoli italiani che sono palesemente costruiti, né di arrabbiarmi per i cambiamenti totalmente ingiustificati. Continuerò a farlo, nonostante tutte le occhiatacce che spesso mi sono state rivolte nelle varie librerie in cui mi è capitato di sbirciare. Però lo farò un po’ più rilassata, senza l’obbligo, assolutamente autoimposto sia chiaro, della puntata settimanale. Così come continuerò sicuramente a portare avanti sul blog e sulla pagina Facebook la mia personalissima lotta contro questi titoli (che si concretizza quasi sempre con il non comprare e leggere questi libri, a meno che qualcuno di altamente fidato non mi convinca che, sebbene sulla copertina ci sia una Ragazza che fa qualcosa o una Libreria segreta/misteriosa/profumata, o qualunque altra cosa di simile, insomma, valga comunque la pena di leggere quel libro.
Non è un addio ovviamente, anche perché il blog continuerà la sua normale programmazione (recensioni, Case Rampanti e qualunque altra cosa mi venga in mente di scriverci…ho un paio di idee nuove in mente che spero presto di riuscire a concretizzare), ma semplicemente il saluto di e a una rubrica a cui ho voluto e vorrò sempre molto bene, ma che forse ha fatto un po’ il suo tempo e che ora è giusto che si riposi un po’.
Concludo ringraziando tutti coloro che hanno seguito assiduamente questa rubrica, che hanno inviato segnalazioni e che si sono imbufaliti con me per certi cambiamenti. E per non lasciarvi proprio soli e spaesati vi consiglio di seguire Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo, la fantastica rubrica del blog LibrAngolo Acuto sulle copertine terrificanti)
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