Dulcissime.

Da Nicolamondini

Che mi resta?Mi resta l’incomprensione della scrittura. Mi resta un foglio bianco a cui aggrapparmi . Null’altro .Come tanti mesi fa sono qui. Al tavolo del silenzio. E parlo perché è quel che mi resta. Cercavo conforto. Nessuno l’ha negato.Troppo. In questi tempi tutto mi pare davvero troppo. Sostenerlo m’è arduo. Non so se resisterò. Non so fino a quando.La parete è gelata. Pure il mio braccio lo è.La stanza buia .E ripiombo. D’improvviso. E lo avverto . Un’ultima lacrima solca il mio viso.
(Notte del 16 dicembre)