Due donne kamikaze si sono fatte esplodere in un campo profughi allestito nello stato del Borno, nel nordest della Nigeria. Sono almeno 56 le vittime del duplice attentato e 78 i feriti, secondo quanto riferito dalle autorità locali e mediche.
L'attacco è avvenuto nel campo di sfollati che sorge nella città di Dikwa, a 80 chilometri da Maiduguri, la città d'origine del gruppo di miliziani Boko Haram.
Il campo profughi ospita attualmente 50 mila persone, costrette ad abbandonare le loro case a causa dell'avanzata dei miliziani estremisti nella regione.
Le violenze e gli attacchi contro le popolazioni civili nel nordest della Nigeria e nei paesi limitrofi condotte dai ribelli hanno causato finora l'uccisione di 20 mila persone e 2,5 milioni sfollati.
Gli attacchi, secondo quanto riferito da fonti locali, avrebbero avuto come obiettivo i civili, ma le autorità non hanno per il momento rilasciato commenti. Tuttavia, non escludono che dietro il duplice attacco ci siano i miliziani di Boko Haram.
Non è il primo attentato a coinvolgere un campo che ospita sfollati. L'11 settembre 2015, sette persone sono state uccise da un ordigno improvvisato esploso nel campo di Malkohi, nei pressi di Yola, nel vicino stato di Adamawa.
Fonte: The Post Internazionale