Dylan Dog Day-Prima Parte: Intervista con Giancarlo Marzano

Creato il 28 maggio 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti

Dylan Dog è un marchio di proprietà di Sergio Bonelli Editore


Prima parte dello Speciale Dylan Dog Day, con l' intervista a Giancarlo Marzano, sceneggiatore di Dylan Dog per Sergio Bonelli Editore:
[Alessandro Manzetti] Come nasce la collaborazione con la Bonelli? Di cosa ti occupavi prima?
[Giancarlo Marzano] Nel modo più semplice, ho inviato alcuni soggetti, sperando di venire contattato e così è stato. Prima mi occupavo principalmente di videoproduzione, ma ho fatto anche altre cose, come il vignettista per un giornale sportivo, il visualizer e il progettista d'interni. Il fumetto però era la mia passione, che coltivavo collaborando con alcune fanzine dell'area torinese, occupandomi anche dei disegni oltre che dei testi.
[AM] Puoi dirci i nomi di tre autori che hai letto e che hanno contribuito in modo determinante alla tua passione per il genere horror? Sei mai stato ispirato da un film per un nuovo soggetto per Dylan Dog?
[GM] Stephen King (come per molti horrorofili della mia generazione, credo) Tiziano Sclavi, ovvio, Robert E. Howard, che non è strettamente horror, però... Film ispiratori? Certo che sì, a volte horror veri e propri come The Fog di John Carpenter a volte no, come La stazione di Sergio Rubini

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[AM] La tua prima storia per Dylan Dog è Le Notti di Halloween (2004, Almanacco della Paura nr. 14). Rispetto al soggetto originale, quali modifiche sono state apportate? Quando hai visto i disegni di Corrado Roi hai riconosciuto la tua storia o hai avuto l’impressione che ti sia volata via dalle mani?
[GM] Pochissime, quasi nulla, a parte il necessario lavoro di editing. Per un lettore della prima ora di Dylan Dog come me, vedere la propria sceneggiatura disegnata da un autore "mitico" della testata è stata un'emozione indescrivibile. Roi ha reso alla perfezione l'atmosfera brumosa e oscura necessaria a una storia gotica di quel tipo.
[AM] Quale è la cosa che ti ha colpito di più e che non immaginavi, mettendo piede dietro le quinte della Bonelli e di Dylan Dog?
[GM] Il rapporto amichevole e cordiale della redazione con i collaboratori, che magari in altri tipi di realtà, anche molto meno importanti ed extrafummettistiche, spesso latita

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[AM] Dylan Dog è una creatura di Tiziano Sclavi, come riesci a dare qualcosa di tuo a questo personaggio? C’è un momento o evento in particolare che ti ha fatto pensare di aver fatto definitivamente amicizia con Dylan?
[GM] A freddo non ragiono mai su questi aspetti. Diciamo che mi lascio andare, cercando di ricordare e riproporre le emozioni che la lettura del Dylan di Sclavi mi trasmetteva all'epoca. Ognuno, lettore o autore, ha un'idea generale di chi sia Dylan Dog e allo stesso tempo ne ha una soggettiva, personale. Non credo che esista un "vero" Dylan Dog (a parte quello del suo creatore) perciò ogni autore può donargli un pezzo di sé. A ogni modo penso di aver fatto definitivamente amicizia col personaggio o, per meglio dire, col mio modo di affrontarlo con la storia intitolata Liam il bugiardo.
[AM] Il primo albo regolare di Dylan Dog che hai sceneggiato è Il Custode (2008, nr. 257) La storia parte dal ritrovamento di un sarcofago di pietra contenente un cadavere, continua con una serie di orribili omicidi e di segreti da svelare, e un mostro da fermare prima possibile. Come è cambiato il tuo approccio al personaggio rispetto all’esordio? Questa volta i disegni sono stati realizzati da Luigi Piccatto, quali sono le differenze della sua interpretazione e del suo stile rispetto a Corrado Roi?
[GM] Possiamo paragonarla all'inaspettata amicizia con un proprio idolo: all'inizio prevale una sorta di rispettoso timore reverenziale poi, mano a mano, si prende confidenza e si osa anche scherzare insieme, prendendosi anche un po' in giro. Il tratto di Piccatto è perfetto per storie dal tono grottesco o umoristico rispetto a Roi più a suo agio con le atmosfere dark

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[AM] Quali sono le qualità e i difetti che bisogna avere per poter fare il tuo lavoro?
[GM] Testardaggine, sia come difetto sia come pregio
[AM] Quando hai incontrato per la prima volta Tiziano Sclavi? Di cosa avete parlato?
[GM] Non ho mai incontrato Tiziano di persona, ho parlato con lui per telefono un paio di volte, all'inizio. Mi ha dato alcuni preziosi consigli e ha chiesto qualcosa su di me e sulle mie cose, prima di approdare a Dylan Dog. Confesso che quando per la prima volta ho sentito la sua voce al telefono che diceva "Ciao, sono Tiziano Slavi" l'unica cosa che sono stato in grado di dire, al momento, è stato un semplice e "british" "Oh, che sorpresa!".

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[AM] In una tua intervista ho letto che auspicavi un ritorno di Dylan Dog verso lo splatter. Questo pensiero è legato al tuo stile e background personale o cerca di risalire alla filosofia originale del progetto? Puoi spiegarci meglio?
[GM] Si tratta semplicemente del mio gusto personale. Ho adorato e ancora adoro il periodo splatter di Dylan ma il corso editoriale della testata ha portato al suo graduale abbandono, per cui gli autori, amanti o meno del genere, hanno dovuto adeguarsi ai tempi
[AM] Oggi in edicola (28 maggio) troveremo il nuovo albo di Dylan Dog (nr. 297) da te sceneggiato. Puoi anticiparci qualcosa? In quale atmosfera saremo calati stavolta?
[GM] Rispetto alle precedenti, di solito molto corali e dense di personaggi e situazioni, è sicuramente una storia più intimista, focalizzata sulla figura di Dylan stesso. Ma non mancherà un pizzico d'ìronia, quella ci vuole sempre, a mio avviso.
[AM] Oltre Dylan Dog e la Bonelli, scrivi racconti e realizzi cortometraggi. Quali sono i tuoi nuovi progetti?
[GM] Purtroppo devo risponderti con uno scaramantico top secret. Comunque continuo la mia collaborazione con Dylan.

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[AM] Una domanda poco originale, ma che ti faccio comunque: Cosa direbbe Dylan Dog di questo Blog, del Posto Nero? Penso che dovrebbe trovarsi a suo agio in questo luogo oscuro e virtuale.
[GM] Giuda Ballerino! Penso proprio di sì, sebbene Dylan non ami troppo le nuove tecnologie, come i suoi lettori ben sanno
grazie Giancarlo, ti leggeremo sul nuovo numero di Dylan Dog!
Profilo dell'Autore:Giancarlo Marzano (Torino, 24 ottobre 1969) è uno sceneggiatore di fumetti e videomaker. Appassionato di cinema, ha realizzato insieme al fratello Antonio numerosi cortometraggi. Si è laureato presso il DAMS dell'Università degli Studi di Torino in Storia del Cinema Italiano. Dal 2004 fa parte degli sceneggiatori di Dylan Dog per Sergio Bonelli Editore.L'esordio su Dylan Dog avviene con la storia Le notti di Halloween, pubblicata nell'Almanacco della Paura 2004, mentre è del 2008 la pubblicazione del primo lavoro per la serie regolare, Il custode. Tra gli altri albi regolari di Dylan Dog realizzati: Liam il Bugiardo (2008), Il Piccolo Diavolo (2009), Seppelliti Vivi! (2009), Il Ladro di Cervelli (2010), Tra Moglie e Marito (2011)
Il Sito di Sergio Bonelli Editore

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La seconda parte dello Speciale Dylan Dog Day è in programma giovedì 9 giugno, con l'intervista al disegnatore Bruno Brindisi, che concluderà questo viaggio dietro le quinte, tra i segreti di Dylan Dog

Dylan Dog è un marchio di proprietà di Sergio Bonelli Editore
Anteprima dell'intervista a Bruno Brindisi:
[Alessandro Manzetti] Quali sono stati i consigli e suggerimenti di Tiziano Sclavi, quando hai iniziato la tua avventura con Dylan Dog?
[Bruno Brindisi] La prima cosa che mi disse fu: Dylan è bello. La metà dei suoi lettori sono donne e sono innamorate di lui. Per questo cerco sempre di renderlo il più piacione possibile!
appuntamento a giovedì 9 giugno sul Posto Nero 




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