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“Dylan Dog”, film di Kevin Munroe – recensione di Rebecca Mais

Creato il 21 marzo 2013 da Alessiamocci

“La paura è come le fiabe. Se la leggi due volte non illude più come prima. Se la vedi da un punto di vista è bella sennò non ti porta sulla strada che ti porta al sole e poi all’universo. Se la mangi non è più buona come prima! Io sono Dylan, Dog Dylan”

“Dylan Dog”, film di Kevin Munroe – recensione di Rebecca MaisDylan Dog, l’indagatore dell’incubo, ha cambiato vita e ha deciso di non occuparsi più di casi di morte inquietanti. Ora indaga su tradimenti extraconiugali in compagnia di Marcus, un giovane ragazzo che collabora con lui e che spera di diventare socio di Dylan. Ma tutto cambia il giorno in cui gli viene chiesto da parte di una giovane ragazza di indagare sulla misteriosa morte del padre.

Questo è morto a causa di un morso di uno strano essere e poco dopo anche Marcus (che si scoprirà poi essere diventato uno zombie) viene ucciso nello stesso modo. Dylan decide quindi di riprendere il suo vecchio lavoro ed avvia le indagini fino a scoprire cosa gira intorno ai due casi.

Qualcuno però ha sparso in giro la voce che Dylan sia diventato un cacciatore di mostri e le cose si complicano per lui che dovrà andare alla ricerca del cuore di Belayan.

Poco ha a che fare purtroppo con il fumetto, rimarranno delusi coloro che si aspettavano il contrario. La storia è ambientata in una scura New Orleans e non nella solita Londra. Dylan Dog guida anche qui il suo maggiolone che però da bianco è diventato nero.

“Dylan Dog”, film di Kevin Munroe – recensione di Rebecca MaisLa trama non è male ed è senza dubbio piacevole la calda voce narrante ma l’attore protagonista Brandon Routh (già visto in Superman Returns ed altri meno noti) non rende completamente giustizia alla profondità e al fascino del personaggio di Dylan Dog.

Di tanto in tanto Dylan lancia la sua celebre esclamazione “Giuda Ballerino!” ma dov’è finito il fedele, logorroico e sempre pronto a dilettare con una delle sue battute Groucho?

“Dylan Dog”, film di Kevin Munroe – recensione di Rebecca MaisTra zombie mangiauomini e mostri di ogni genere è difficile annoiarsi ma la trama lineare e piuttosto scontata manca di colpi di scena che avrebbero reso la pellicola più godibile. Tutto si trasforma in una caccia alle creature che popolano la notte e ci ritroviamo involontariamente catapultati nel mondo di “Buffy l’ammazzavampiri” con tanto di mosse di arti marziali. Mentre la protagonista femminile potrebbe essere definita una novella (ma niente al paragone) Lara Croft che durante i combattimenti con i mostri veste anche in modo simile alla nota eroina.

Insomma un film carino per far trascorrere poco più di un’ora e mezza del nostro tempo, ma oltre a questo poco altro. Purtroppo.

(Dylan Dog: Dead of Night, USA 2010)

Regia: Kevin Munroe

Interpreti: Brandon Routh, Sam Huntington, Anita Briem, Taye Diggs, David Jensen

Durata 108 min

Written by Rebecca Mais


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