Magazine Cinema

Dylan Dog - Vittima degli Eventi, Back to V!P, e il culopesismo degli stronzi italioti

Creato il 03 luglio 2013 da Sommobuta @sommobuta
Dylan Dog - Vittima degli Eventi, Back to V!P, e il culopesismo degli stronzi italioti Ok, se ho attirato la vostra attenzione con questo titolo piuttosto forte, spero che arriverete alla fine dell’articolo. Perché si tratta di uno di quelli che reputo molto, molto importanti.
Oggi parliamo di due progetti, uno terminato e uno appena iniziato.
Progetti nati sul web, per il pubblico del web.
Che hanno richiesto e richiedono il supporto del web.
Insomma, parliamo di Dylan Dog – Vittima degli Eventi e di V!P – Very Importan Powers.
Qualche giorno fa, sulla fanpage di sommobuta, ho postato il teaser trailer di questo progetto su Dylan Dog.

Un progetto (CLICCA QUI per i particolari) che non mi convinceva per nulla, in tutta onestà. Troppo nebuloso nelle intenzioni, e forse anche un tantino pretenzioso. Dylan Dog a Roma, personalmente, mi suona molto fasullo, posticcio. Perché il background del personaggio è tipicamente “british”.
Insomma, sarebbe come vedere un film su Totò Riina ambientato a Manchester invece che a Corleone.O una puntata di Montalbano a New York.
Ce lo vedete Montalbano a New York?
Io no.
E mentre vedevo quel teaser, che dice tutto e non dice nulla, pensavo a Robert Langdon. Il protagonista dei libri di Dan Brown. Non a Dylan Dog, il personaggio di Sclavi.
Dylan Dog - Vittima degli Eventi, Back to V!P, e il culopesismo degli stronzi italioti Corri For...Rober, corri!
Di V!P, invece, ne abbiamo parlato abbondantemente QUI.
Si è trattato di uno dei fumetti migliori che abbia letto lo scorso anno, progetto ambizioso nato sul web, che è stato messo in stand-by perché i creatori si sono resi conto che, nonostante l’interesse dei lettori, un prodotto del genere non sembrava interessare coloro che avrebbero dovuto essere interessati.
Perciò Roberto Gallaurese e Doctor Yesterday ci riprovano, e chiedono l’aiuto di tutti per riuscire a realizzare un volume cartaceo attraverso una campagna su Indiegogo (CLICCA QUA).

Ora.
Perché V!P mi convince come progetto e Dylan Dog “Vittima degli eventi” no.
Perché di V!P ho avuto modo di vedere cosa è stato fatto in precedenza dagli autori. Il primo volume, e tonnellate di altro materiale, sono reperibili sul loro sito. Perciò regalare 2 euro affinchè raggiungano il risultato che si sono prefissati mi è sembrato il minimo. E in tempi non sospetti, proprio nell’articolo sul primo volume di V!P avevo lamentato la mancata presenza del tastino “Donazione”, perché dopo la lettura, avrei avuto piacere a ripagare i due autori del divertimento che mi hanno dato.
Invece Dylan Dog “Vittima degli eventi” mi sembra un salto nel vuoto.
Per le ragioni già evidenziate, e perché (impressione personale) chi è al comando non mi pare abbia tutta questa gran conoscenza sul e del personaggio.
La cosa che mi spaventa – e qui arrivamo al punto – è che i ragazzi di V!P non riescano a raggiungere i 3000 euro necessari per chiudere la campagna.
Come non ci sono riusciti i ragazzi di Dylan Dog Vittima degli Eventi.
Dylan Dog - Vittima degli Eventi, Back to V!P, e il culopesismo degli stronzi italioti Homer dice la sua al riguardo
Sono ampiamente scettico sul progetto di Di Biagio&soci, non sulla modalità in cui è stato presentato. È assolutamente giusto e sacrosanto puntare a realizzare un prodotto di qualità. E un prodotto di qualità ha i suoi costi. Ribadisco, non mi sconfinfera il progetto del Dylan Dog “romano”, ma quando gli ideatori dicevano che il ricavato della campagna che stavano mandando avanti serviva per pagare manodopera e manovalanza, gli credevo alla grande.
Perchè è così che si ragiona.
Il lavoro, qualunque esso sia, va pagato.
Tuttavia, Dylan Dog Vittima degli eventi ha raccolto solo 15000 euro, a fronte dei 30000 previsti.
Tenendo conto che è stato sponsorizzato da Youtuber piuttosto famosi, con centinaia di migliaia di iscritti, volendo fare qualche conto “spiccio”, se il progetto ha raggiunto, a voler essere stretti con i numeri, 300.000 persone, solo il 5% dei famigerati “fan” ha donato il famoso euro.
Ed è una cosa tristissima, e pure un tantino avvilente.
Dylan Dog - Vittima degli Eventi, Back to V!P, e il culopesismo degli stronzi italioti Avete shockato Dylan Dog...
Questo perché il nostro è il Paese che, fintanto si propongono contenuti online “aggratis”, sei l’idolo delle folle; ma nel momento in cui ti azzardi a chiedere una remunerazione (1 euro, eh) per un progetto (che sia un video, una webseries, un sito internet, un eBook) vieni additato, se va bene, come quello che “non ti ha chiesto nessuno di realizzare il progetto X”; se va male, come quello che si vuole arricchire con facezie.
Se Dylan Dog Vittima degli Eventi, con quel bacino d’utenza enorme, è riuscito ad arrivare solo a metà dell’obiettivo, temo che V!P abbia poche chance di raggiungere il proprio (anche se, ovviamente, auguro agli autori di farcela).
Arrivati a questo punto, mi domando: ma è tanto difficile supportare gli autori che ci piacciono con un gesto che, tutto sommato, non influisce più di tanto sul proprio portafoglio (e questo senza nemmeno invocare lamentele o scusanti idiote come "Non ho la postepay, non ho paypal, non so come fare"?).
E volendo rigirare la domanda: perchè i progetti degli autori che ci piacciono NON dovrebbero essere sponsorizzati con i nostri dindini?
E perchè all'estero un autore 15000 verdoni li fa in un giorno con l'aiuto della rete, e qui da noi no?
Dylan Dog - Vittima degli Eventi, Back to V!P, e il culopesismo degli stronzi italioti Ce lo ricordiamo il putiferio nato dopo QUESTO articolo, no?
Una piccola critica agli autori di V!P, comunque, mi sento di farla.
Personalmente trovavo che la forza intrinseca del loro lavoro fosse proprio il formato “eComic”, perfetto per la lettura online o sui dispositivi come cellulari e tablet.
Vedo l’intenzione di produrre il primo volume in forma cartacea come un passo indietro.
Capisco benissimo che l’Italia non è ancora pronta* per certi discorsi.
Ma la lettura digitale è il futuro.
Anche quella dei fumetti.
È un peccato, quindi, che si sia decisi di puntare sulla pubblicazione tradizionale “cartacea”, perché quella online non ha funzionato.
----
*Sul perché rimaniamo indietro mentre tutto il mondo avanza e si adegua alla normale evoluzione tecnologica resterà un mistero…

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :