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Dynasty Warriors 8 Empires – L’impero colpisce senza distinzioni

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giorgio "Trex" Tiretti

Il franchise di Dynasty Warriors ormai è diventato una delle serie abituali del panorama videoludico soprattutto del genere musou di cui si può dire essere emblema assoluto. Questo brand, ormai arrivato all’ottavo capitolo principale che anche questa volta giunge sotto la sua versione Empires, ci richiama per brandire l’arma e fiondarci nel bel mezzo dell’azione all’interno della Cina imperiale cercando di sbaragliare il nemico ottenendo successo e gloria militare ed ambire al proprio posto nella storia.

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Per il dominio della Cina

Parlando della serie di Koei Tecmo bisogna sempre ricordare che non si va ad approcciare un gioco molto complesso dal punto di vista delle meccaniche ma più un prodotto capace di intrattenere per un numero incredibile di ore all’insegna di combattimenti contro eserciti sterminati e tantissime combo da effettuare con i tantissimi personaggi che vengono messi a disposizione. Infatti, una volta entrati all’interno dell’Empire Mode, la modalità principale, viene subito data la possibilità di scegliere uno tra i tantissimi personaggi disponibili oppure passare attraverso un editor molto ben strutturato che ci permette di creare il nostro generale personalizzato da lanciare subito nelle battaglie in Cina che come sempre, fa da ambientazione a questo capitolo.

Chiaramente ciò che ci aspetta all’inizio non è partire alla volta di azioni militari incredibili, ma cercare nelle prime battute di compiere missioni di piccola entità e cercare di conquistare sia posizione geografica che istituzionale all’interno dell’esercito per cercare di diventare sempre di più una personalità di spicco. La selezione delle missioni e delle attività da svolgere prima della battaglia è completamente affidata ad uno specifico menù che ci dà la possibilità di scegliere, mediante la spesa di risorse accumulate in precedenza, se iniziare una trattativa con altri generali per un’alleanza o mettere sotto la propria ala alcuni ufficiali per poter rendere il proprio esercito ancora più potente. Oltre alle missioni preimpostate dagli sviluppatori, la modalità Empires dà la possibilità di creare alcuni scenari personalizzati in modo tale da rendere le partite maggiormente varie dal punto di vista delle fazioni coinvolte, dei generali e “vietando” ad alcuni personaggi di scendere in campo. Sicuramente questa modalità permette una longevità vastissima anche grazie alla condivisione delle proprie campagne con la community online. Inoltre, feature completamente nuova di questo capitolo rispetto alle precedenti incarnazioni della serie, una volta avviata una relazione tra due personaggi di sesso diverso potremo assistere alla nascita di un figlio che verrà generato in maniera completamente casuale e che avrà le stesse caratteristiche dei genitori in linea con la discendenza da cui proviene.

Fendenti e strategia

Al fulcro del gameplay, ovvero le battaglie, gli sviluppatori hanno deciso di non implementare sostanziali modifiche dal punto di vista degli attacchi e dell’approccio. Tutto ruota intorno a interminabili combo da effettuare cercando di evitare di essere interrotti dalle orde di soldati nemici che si troveranno in ogni singolo accampamento presente nel corso dello stage. Anche se alcune piccole novità ci sono e in molti casi si fanno sentire come la possibilità di utilizzare determinate strategie che possono garantire anche un repentino cambio delle sorti di quella che fino a pochi secondi prima poteva essere una sconfitta schiacciante sotto tutti i punti di vista. Questi stratagemmi, d’altro canto, richiederanno molto impegno e soprattuto tempo per essere messi in atto visto anche il ruolo fondamentale che possono avere in battaglia. A questo va ad aggiungersi anche la creazione di oggetti e strumenti che possono tornare sempre utili per abbattere ogni singolo nemico che si oppone al raggiungimento dell’obiettivo. Tutti elementi che sulla carta dovrebbero garantire un’ottima varietà al gameplay ma che, come accennato pocanzi, metteranno lo stesso utente di fronte ad un combattimento interminabile contro orde di avversari. Naturalmente il tutto si può facilmente impreziosire facendo conoscenza di tutte le combo possibili messe a disposizione dallo stile di ogni singolo personaggio o di quello creato tramite l’editor presente nel titolo, ma anche lasciando che le proprie dita scorrano a piacimento sul pad, o tastiera nel caso si stia giocando alla versione PC, per cercare di realizzare una marea di attacchi senza dar troppo peso se il risultato finale sia una combo spettacolare o solo una serie di attacchi che hanno semplicemente distrutto chiunque sia nei paraggi. Purtroppo il rischio che questo possa diventare assai ripetitivo e stancante è sempre dietro l’angolo e potrebbe facilmente guastare l’esperienza globale con Dynasty Warriors 8 Empires risultando il classico musou senza troppe pretese.

Dynasty Warriors 8 Empires, nella nostra prova su PC, non ci ha assolutamente colpiti dal punto di vista grafico. Nonostante non ci siano eccessivi rallentamenti dati dalla possibilità anche di gestire le opzioni grafiche, c’è da dire che ciò che abbiamo davanti agli occhi è un titolo chiaramente molto arretrato, con ambientazioni sempre molto piatte e texture che necessitano assolutamente di un maggior impegno degli sviluppatori per il futuro di questo brand soprattutto considerando che si tratterà di un prodotto che verrà destinato unicamente al mercato PC e console di attuale generazione. Infatti, la realizzazione cross-gen si sente guardando ogni singolo aspetto grafico. Quello che sicuramente non sfigura è il comparto della personalizzazione dei personaggi presenti visto che gli elementi messi a disposizione sono tantissimi e tutti vari e possono davvero fare la gioia di coloro che amano realizzare un qualcosa di realmente unico. Il sonoro è composto da buoni brani ma nessuno davvero epico da restare impresso nella memoria. Da tenere nota che il gioco è completamente in inglese cosa che potrebbe scoraggiare chi non ha un’ottima conoscenza di base della lingua d’Albione.

Tirando le somme questo ennesimo capitolo della nota serie musou se da un lato può fare la gioia degli amanti del genere di certo non si può dire dei neofiti che vogliono da Dynasty Warriors 8 Empires un’esperienza action ricca di spessore nonostante la varietà che gli sviluppatori hanno provato ad offrire. Poi, nel caso si fosse interessati ad un titolo capace di intrattenere senza troppi sforzi dal punto di vista tramistico e delle meccaniche del gameplay certamente questo è la scelta giusta anche perché la longevità è davvero molto elevata vista la ricchissima Empires Mode alla quale è stata aggiunta anche una Free Mode con diverse missioni da svolgere al di fuori della modalità principale di gioco.

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