Marcello Dell’Utri, da una settimana malcontata ospite delle patrie galere, annuncia lo sciopero della fame contro l’iniqua norma che gli consente di tenere in cella solo 2 libri.
A parte il fatto che mi sento di consigliargli, sommessamente, due letture, il Codice Penale e la Costituzione Italiana, potrebbe anche non avere torto, perchè mi pare una norma inutilmente vessatoria.
Dell?utri medesimo, però, pare dimenticare di essere un ex-senatore della Repubblica che, a lungo, attraverso il suo partito, ha avuto il coltello dalla parte del manico. E direi, che, quel manico, non l’ha adoperato per migliorare le condizioni di vita, francamente disagiate, della popolazione carceraria italiana.
Mi vien da soggiungere che, cotanta preoccupazione per i libri, avviene essendo il medesimo destinatario di una cella singola in un carcere non proprio pessimo come quello di Parma.
Avesse una cella da dividere in 6 a Regina Coeli, avrebbe ben altre preoccupazioni.