La decisione della germania di chiudere alcune centrali nucleari lascia sbigottiti, le misure ferree adottate mettono in mostra un evidente stato di insicurezza laddove, fino a pochi giorni prima si parlava di "garanzia assoluta di sicurezza" firmato "il reich".
Nessuno si fida più di nessuno, in francia, addirittura, si discute sulle capacità professionali di chi ha concepito e progettato le centrali in loco, mentre negli usa fingono il solito rammarico (dopo aver scaricato sul giappone due bombe nucleari............)
Anche in occasione della disgrazia del giappone, il marketing politico non ha smesso le sue armi, anzi, le ha affilate. L'atteggiamento dei vari governi nei confronti del nucleare, come abbiamo visto, spesso è agli antipodi, perchè?
Semplice, tutto dipende dalla sitauzione interna: se un paese ha il nucleare ed il popolo è preoccupato(vedi germania) allora il governo spegne le centrali, se in un altro paese non esite il nucleare ed il popolo è stanco di pagare l'energia a peso d'oro (vedi Italia) allora il governo procede nel programma: il fattore oggettivo ha una "determinante decisionale" secondaria, spesso ininfluente, così come accade dagli anni 60 nelle politiche di marketing strategico dei governi di tutto l'occidente.