E’ arrivato anche il nostro turno…

Da Aquilanonvedente

Uno scorcio di Grazzano Visconti, in bassa Val Nure

Proprio qualche settimana fa pensavo che fra poco sarei andato in alta Val Trebbia a comprare i funghi freschi, quelli appena colti dai fungaioli e venduti nei negozietti di paese, in quei caratteristici paesini basso-montani circondati da quelle montagnole che se provi a scalarle di bucano tutte le ruote dell’auto (così non gli freghi i funghi…).

In Val Trebbia hanno devastato tutto il devastabile. Opere faraoniche per rendere la strada di fondo valle più sicura, più veloce, più agevole per i milanesi che, in moto, ci lasciano in media un morto ogni week-end, perché si sa che più la strada è dritta, più si corre, in un susseguirsi di raddrizzamenti e di incidenti continuo che va avanti da decenni.

La Val Nure invece la conosco poco, soprattutto la parte alta, ma mi ha stupito l’inondazione che si è verificata stanotte.

Leggeremo domani sulla stampa locale qualche esperto, non pagato dai Comuni o dalla Provincia, quindi non immanicato con la cattiva politica, che ci spiegherà il motivo di tutto questo?

E troveremo qualche sindaco, qualche assessore, che avrà il coraggio fare mea culpa?

Troveremo qualcuno che ci spiegherà perché  hanno speso milioni di euro per cementificare i fiumi e costruire faraoniche circonvallazioni?

Cliccate, cliccate…

Ora che ci sono morti, arriverà il presidente della Regione, i suoi assessori, i parlamentari, ecc.

Approveranno in quattro e quattr’otto qualche piano da una manciata di milioni di euro per cementificare qualcosa di nuovo.

Fino alla prossima pioggia…

Eppure soffia…



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