Magazine Cultura

“E’ arrivato nostro figlio” di Valérie Lemercier: un’amara riflessione sul desiderio di diventare genitori a tutti i costi.

Creato il 12 agosto 2015 da Reader
“E’ arrivato nostro figlio” di Valérie Lemercier: un’amara riflessione sul desiderio di diventare genitori a tutti i costi.
Apparentemente, l’esistenza di Aleksandra ( Valérie Lemercier ), intransigente capo redattrice di una rivista di moda, sembra essere praticamente perfetta.Ha infatti un ottimo lavoro, un marito - Cyrille ( Gilles Lellouche ) - proprietario di una galleria d’arte, un bell’appartamento a Parigi, e… perfino un amante! In realtà, qualcosa le impedisce  ancora di affermare di avere avuto veramente tutto dalla vita, e cioè la mancanza di un figlio; per questo motivo, i due coniugi decidono di avviare le pratiche per l’adozione internazionale di un bambino.Grazie anche alle loro non indifferenti disponibilità economiche, la richiesta di Aleksandra e Cyrille viene approvata in tempi relativamente brevi, e così, dopo poco tempo, i due si preparano ad accogliere nella loro casa Aleksei: un bambino di sette anni proveniente dalla Russia.
All’aeroporto, però, l’incontro con il piccolo si rivela una grande delusione per la donna; e questo sarà per lei solo l’inizio di una serie di tragicomiche peripezie che ben presto la porteranno a rimettere seriamente in discussione la sua decisione di diventare mamma…“E’ arrivato nostro figlio” di Valérie Lemercier: un’amara riflessione sul desiderio di diventare genitori a tutti i costi.

Interprete di grande talento, molto apprezzata in Francia, con “E’ arrivato nostro figlio” Valérie Lemercier si cimenta per la quarta volta dietro la macchina da presa, dirigendo se stessa in una gradevole commedia dai chiari risvolti sociali.Prendendo infatti spunto dalla storia realmente accaduta di una donna americana che, dopo aver ricevuto in adozione un minore proveniente dall’estero, lo ha rimandato nel suo paese con una semplice lettera di scuse, l’attrice - nonché regista - francese sviluppa, anche se in tono ironico, un’amara riflessione sul desiderio di diventare genitori a tutti i costi.Fin da subito, infatti, appare evidente che la frivola Aleksandra, la cui esistenza è votata esclusivamente all’immagine, tratta il piccolo Aleksei alla stessa stregua di un “mero accessorio”, da scegliere semplicemente sulla base del colore dei capelli, senza minimamente preoccuparsi delle sue difficoltà di inserimento in un contesto sociale diverso da quello da cui proviene.Fortunatamente, “E’ arrivato nostro figlio” ha però un epilogo decisamente più felice rispetto a quanto è accaduto nella realtà e, al tempo stesso, richiama l’attenzione dello spettatore sull’importanza della famiglia come istituzione basilare nel processo educativo di ogni bambino.Ad affiancare Valérie Lemerciertroviamo il bravo Gilles Lellouche, il cui personaggio, sebbene fin dalle prime scene ci appaia relegato ad un ruolo di subalterno dall’ingombrante presenza della moglie, con lo sviluppo della vicenda riesce invece a brillare in tutta la sua forza e simpatia.  “E’ arrivato nostro figlio” di Valérie Lemercier: un’amara riflessione sul desiderio di diventare genitori a tutti i costi.Titolo: E’ arrivato nostro figlio ( 100% cachemire )Regia: Valérie LemercierInterpreti: Valérie Lemercier, Gilles Lellouche, Marina Foïs Nazionalità: FranciaAnno: 2013



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :