Quale è lo scivolone? Lo scivolone sta nel fatto che uno dei partner dell'iniziativa "retake" da sempre, sta comportandosi a nostro parere male nei confronti della città. Clear Channel sta infatti cercando di far saltare il grande piano di riforma delle affissioni che le associazioni e i volontari (importanti tanto quanto Retake, anche se meno famosi) stanno chiedendo e lottando per ottenere fin dal 2010 (quando Retake non era stato neppure immaginato e quando invece gruppi di cittadini uscivano la notte per scrivere "abusivo" in maniera clandestina sui cartelloni illegali) e che finalmente la Giunta Marino, con l'assessore Leonori ha quasi portato a dama.
Legittimamente Clear Channel pensa che annullare le attuali concessioni, suddividere il territorio e fare dei regolari bandi di gara possa farla uscire con un minore peso economico sulla città, e lotta per annullare gli effetti nefasti a livello di business che la qualità e la concorrenza potrebbero avere sul suo "parco cartelloni" a Roma. Lo fa per un legittimo e specifico interesse privato, di business, anche se questo interesse privato rischia di cozzare con l'interesse pubblico, con il bene comune.
Dall'altra parte del tavolo Clear Channel invece gioca a favore del bene comune, sponsorizzando Retake. Una questione che abbiamo già sottolineato qualche giorno fa, una questione che i responsabili di Retake hanno dunque appreso (sono stati ampiamente avvisati dell'anomalia) e che hanno deciso in qualche maniera di ignorare. Una questione che ora si aggrava di molto.
Perché si aggrava? Semplice. Retake, nella sua invidiabile e grandiosa capacità di fare alleanze, si è alleata con il Luiss EnLabs, il più straordinario incubatore di start-up della città, uno dei più interessanti d'Italia. Questa joint venture porterà alla nascita di Wake Up Rome!, ovvero sia il più grande Retake di sempre modulato su quattro piazze. Una iniziativa straordinaria, cui invitiamo tutti a partecipare, una idea stupenda che vuole, appunto, dare la sveglia alla città. Che poi è quello che ci vuole. A tal punto che alle volte occorre dare la sveglia perfino a chi vuole dare la sveglia...
Tra i tanti partner ci siamo anche noi, col nostro logo (ecco perché ci sentiamo doppiamente a disagio, ma è doppiamente doverosa la nostra presa di posizione), e c'è naturalmente Clear Channel, partner storico di Retake Roma. Che cosa è cambiato negli ultimi giorni? Per capirlo ci viene in aiuto l'associazione onlus VAS che insieme ad altre associazioni in questo particolare periodo sta lottando per portare a compimento, tra ricorsi del Tar e pressioni delle lobby, la riforma che oggi sta in un momento di stallo a causa di un pronunciamento parzialmente positivo e parzialmente negativo del Tribunale Amministrativo Regionale.
Come ci spiega VAS l'ultima settimana, proprio la settimana che porta alla conferenza stampa di presentazione di Wake Up Roma, è stata una settimana di iper attivismo da parte di Clear Channel. La multinazionale americana, con la sua sede italiana, ha concluso un accordo di alleanza con una associazione di cartellonari (e già qui i brividi lungo la schiena si moltiplicano), ha offerto al Comune in maniera completamente inconsueta e irrituale un bike-sharing da 80 postazioni "in gentile omaggio basta che non ci toccate i nostri cartelloni e non aprite il mercato alla seria e pulita concorrenza" (noi stessi avevamo definito giorni fa questo un "tranello", altri blog civici che hanno criticato la cosa hanno ricevuto minacce di ritorsioni legali) e infine ha mandato una lettera diretta (!) al commissario Tronca (risalente allo scorso 29 febbraio, tre giorni fa!) per chiedere un incontro con l'obbiettivo di domandargli uno stop alla riforma degli impianti (ad oggi una banale firma di Tronca potrebbe superare alcuni appunti del Tar consentendo alla riforma di proseguire il suo iter) e con dei contenuti a dir poco assurdi, dove si arriva al punto di analizzare in maniera totalmente distorta la sentenza del Tar stesso.
Il tutto per cercare di annullare o rendere innocua una riforma basilare per la città che i cittadini per primi - e poi grazie alla passata giunta - hanno lottato per ottenere. Gli stessi cittadini che partecipano ai Retake, gli stessi cittadini che hanno fatto Retake grande. E' un paradosso bello e buono, da gestire. Lo abbiamo spiegato per filo e per segno a Retake senza aver destato tutta l'attenzione che sarebbe necessaria.
Ora noi sappiamo bene che le intenzioni di Clear Channel nello sponsorizzare questo evento sono puramente civiche e l'appoggio non viene dato sperando cosa si possa ottenere in cambio, ma per evitare rischi il consiglio a Retake Roma ed a Luiss EnLabs, alleati nell'evento Wake Up Roma!, è quella di comporre il tavolo della conferenza stampa in maniera più inattaccabile. Così si evitano tutti i rischi di essere strumentalizzati da chi in queste settimane da una parte si siede ai tavoli civici a favore dei cittadini e dall'altra fa il diavolo a quattro per bloccare l'evoluzione in senso civile della città.
Il punto è che questo intreccio non lo sa nessuno. Se tutti i cittadini che fanno grande e diffuso Retake sapessero e avessero modo di leggere le carte (nessuna interpretazione nostra, solo carte intestate ufficiali) cosa penserebbero? Retake però lo sa, e lo sa alla perfezione. Perché è stato da noi avvisato. Queste incongruenze sono cose che capitano e possono sempre capitare quando si hanno dei partner, nessuno può chiedere l'analisi del sangue a chi si offre di dare un supporto ad iniziative civiche. Quando però si viene avvisati e si persevera allora si è complici e la partita cambia radicalmente. Ci auguriamo che questo problema, grave come chi ha letto con attenzione ha perfettamente compreso, possa essere se non risolto quanto meno governato.
Dopodiché, come vada vada, il 12 marzo tutti a pulire la città (e portateci i bambini) con Wake Up Roma!