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E’ assurdo farsi organizzare la giornata da bambini di quattro o cinque anni

Da Babbonline @babbonline


E’ assurdo farsi organizzare la giornata da bambini di quattro o cinque anniSuccedeva anche l’anno scorso quando andavo a prendere mia figlia all'asilo e, ovviamente, anche quest’anno.
Mi viene incontro insieme a uno o più suoi compagni e lei o gli altri mi mettono a conoscenza dei loro piani per il resto della giornata. “Adesso lei viene a casa nostra”, “Adesso veniamo a casa tua a giocare”, “Io e D. andiamo al parco.”, “Io vado in auto con C.” Con la conseguenza di musi lunghi, pianti, bizze e tutto quello che prevede il repertorio bambinesco.Addirittura, una volta, rispondendo a un’amichetta di mia figlia, che mi informava della loro decisione di andare non so dove, che dovevamo andare a fare la spesa, la bambina, di appena cinque anni, mi rispose sbuffando: “Uffa, ma sempre a fare la spesa.”

Sappi, cara bambina che finché ti siederai a tavola trovando già tutto pronto, e non sarai in grado di cucinare un pasto completo senza rischiare di ustionarti o dare fuoco alla casa, finché chiamerai al bagno, urlando “Ho fatto!!!”, dopo aver fatto la cacca, finché non vorrai spegnere la luce quando ti addormenti perché hai paura del buio, finché qualcuno dovrà asciugarti i capelli dopo la doccia, finché crederai che qualcuno di fatato si interessa veramente a un tuo dentino caduto, e altre decine di “finché” che ti risparmio…  beh, sappi che fino a quel giorno non ti permetterò di organizzare le mie giornate. Anche perché, dopotutto, le mie giornate sono già scandite dal tuo asilo, dalle tue feste di compleanno dei tuoi amichetti, dalle tue attività extra asilo, dalle uscite al parco, eccetera eccetera.In un nano secondo mi hanno attraversato la mente tutti questi pensieri che si sono tradotti all’esterno solo attraverso un mezzo sorriso, direi più un ghigno, nei confronti della bambina.

Così quando arriviamo a casa cerco di spiegare a mia figlia che c’è la regola che “Non si prendono impegni tra bambini senza che prima ne abbiano parlato le mamme e i papà.Mi piacerebbe molto che lo facessero anche gli altri genitori.   

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