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E-book on air: quando l’e-book cambia il modo di scrivere e leggere un libro

Creato il 13 febbraio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Elena Bigoni Cari lettori, 
da oggi Diario vi offrirà, nel suo piccolo, uno sguardo sulle nuove tendenze e i cambiamenti che una tecnologia come l’e-book sta apportando all’intero mondo dell’editoria: per chi scrive, per chi pubblica e, soprattutto, per chi legge
E-book on air: quando l’e-book cambia il modo di scrivere e leggere un libro Oggi ci occuperemo del self-publishing, argomento caldo dall’arrivo in Italia di un titolo come Switched, scritto e auto-pubblicato dalla giovane Amanda Hocking e pubblicato in Italia dalla Fazi editore. 
Come ormai sapete, è arrivato da poche settimane in libreria Switched, proclamato caso letterario non tanto per le qualità intrinseche del romanzo quanto per le modalità con cui è giunto alla ribalta. Amanda Hocking, scrittrice statunitense ventisettenne, non trovando un editore disposto a credere nel suo romanzo decide, nella primavera del 2010, di autopubblicarlo in formato e-book tramite i servizi proposti da Amazon.com. Nell’arco di alcuni mesi, Switched comincia ad ingranare e a vendere; agli inizi del 2011 i tre titoli della Trylle trilogie, di cui Switched è il primo capitolo, entrano nella classifica dei 50 libri più venduti in America. 


A due anni di distanza, Amanda Hocking si presenta come il fulgido esempio del self-pubblishing: è un’autrice da 2 milioni di copie digitali vendute e un contratto editoriale con una grossa casa editrice statunitense, il sogno americano fatto realtà nell’era digitale del ventunesimo secolo. Questa scrittrice è solo la punta di quell’iceberg che è la nuova serie di scrittori giunti al successo grazie all’auto-pubblicazione  un numero comunque esiguo rispetto a tutti gli autori che scelgono questa strada. L'equazione autore + self-publishing = successo è stata distorta dalle grosse campagne marketing virali, da cui emerge la falsa promessa di grandi dati di vendita solo grazie all'auto-pubblicazione. Solo in rari casi arcinoti questo nuovo metodo di pubblicazione è risultato vincente, mentre per tutti gli altri  la quantità ovviamente maggiore  è risultato totalmente inefficace. Ciò che ci si chiede è quali siano le implicazioni di questo nuovo trend in ascesa e se si possa parlare realmente di una rivoluzione nel fare letteratura. 


E-book on air: quando l’e-book cambia il modo di scrivere e leggere un libro

John Locke - primo autore a superare il milione di copie
 autoprodotte su Amazon.com

La primavera scorsa, quando molti titoli autoprodotti apparvero nella lista dei libri più venduti in America, di colpo ci si accorse di questo nuovo fenomeno e cominciarono le prime congetture e ipotesi sulle implicazioni che questo tipo di prodotti avrebbe avuto sull’editoria tradizionale e sulle scelte del pubblico. Secondo alcune stime, ci fu un aumento repentino di opere autoprodotte: tutti coloro che sentivano di avere una storia da raccontare si reinventarono scrittori; ma quanti di questi poi lo erano effettivamente? Negli ultimi mesi del 2011 sono fioccati post, siti e quant’altro che ridimensionavano l’effetto Self-publishing, riportandolo ad un interessante bacino da cui attingere per scoprire nuovi scrittori e nuovi trend. Le perplessità su questo nuovo modo di pubblicare sono molte, ma ciò che in realtà sconcerta gli addetti ai lavori è l’influenza che un colosso come Amazon.com, nato solo come bookstore on-line e reinventatosi editore per gli scrittori che si autopubblicano, possa condizionare l’editoria in generale
Tra i lati positivi del self-publishing dobbiamo di sicuro inserire la possibilità di pubblicare la propria opera a prezzi irrisori per gli scrittori che sono stati esclusi dall'editoria tradizionale. Grazie a questo metodo non si incorre nella piaga dell'editoria a pagamento – vanity press  anche se si rischia di mettere in secondo piano la qualità dei testi: utilizzando questa via di pubblicazione, infatti, viene a mancare una figura fondamentale quale è quella delll'editor, che si occupa di limare e migliorare un testo grezzo. Il lettore, inoltre, avrà l’opportunità di scoprire validi autori sconosciuti che, per problemi di marketing o di trend del momento, non vengono presi in considerazione dalle case editrici e ai quali non viene dato il giusto spazio

E-book on air: quando l’e-book cambia il modo di scrivere e leggere un libro

Grafico delle prodotti pubblicati tramite Editoria tradizionale
e Self- publishing al 2009
(fonti: Bowker )

Ma non è tutto oro quello che luccica e l’auto-pubblicazione porta con sé molti lati oscuri. Nell’editoria tradizionale un manoscritto, prima di arrivare al pubblico, passa attraverso ad una serie di tappe obbligate che hanno lo scopo di valorizzare al meglio la qualità dello scritto. Questo implica  o dovrebbe, dato che sappiamo non essere sempre così  un puntiglioso controllo della forma e della sostanza del manoscritto presentato. Nel self-publishing questo filtro non esiste e c’è l’evidente pericolo che i prodotti proposti al lettore non sempre siano effettivamente di qualità. C’è quindi il rischio di un lento ma inesorabile peggioramento del valore intrinseco della letteratura stessa e del livello culturale generale, unito alla possibilità che autori di reale valore vengano ingurgitati nella quantità di opere proposte. Il futuro che attende noi lettori è quindi una quantità maggiore e più variegata di scritti a discapito della loro qualità letteraria?


Cosa ne pensate voi del self-publishing? Siete d'accordo con questa nuova forma di pubblicazione o contrari?

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