Cresce tra le Pmi la propensione all'e-commerce
Puntano sempre più sul web e sull’e-commerce le Pmi italiane. Ormai, sono tante le ricerche che confermano questo trend in crescita tra le imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, complice la crisi economica che le spinge a cercare nuove strade per far crescere il proprio business restare competitive sui mercati.
Una recente indagine condotta dal Gruppo Dada su 700 realtà italiane in merito all’e-commerce ha evidenziato quali sono le principali strategie e soluzioni che le Pmi prevedono di mettere in campo nel corso del 2012.
Ad essere coinvolte dall’indagine sono state le Pmi che utilizzano l’e-Commerce Pack, il servizio self provisioning che il Gruppo Dada mette a disposizione di imprese e professionisti attraverso il sito Register.it.
Ne è emersa una preponderante propensione alle strategie di comunicazione integrata anche per il 2012 sulla scia del grande successo riscosso nello scorso anno dalle piattaforme marketplace con la stragrande maggioranza di Pmi che sceglie eBay (98%). Il 47% punta anche su altri portali come Ciao, LeGuide, Pikengo, Antag, PaginePrezzi.
Scelte che riflettono la consapevolezza dell’importanza per la community del web delle informazioni reperite attraverso la Rete per le proprie spese. La ricerca dimostra anche che gli stessi utenti sono sempre più propensi agli acquisti online: nel 2011 la fiducia verso i canali di e-commerce è cresciuta notevolmente tanto che il 52% di chi cerca online porta a conclusione sul web i propri acquisti.
A sostenere la predisposizione dei consumatori verso l’utilizzo degli store online ci sono i sistemi di pagamento sicuri come PayPal e le carte di credito prepagate utilizzate dal 41% degli utenti che acquistano sul web.
E le Pmi si stanno dimostrando sempre più consapevoli di questa evoluzione di preferenze tra gli utenti e del valore di investire sul web per supportare le vendite e alimentare il passa parola, attraendo così nuovi clienti. Nel 2011 infatti le nuove attività di e-commerce si sono più che triplicate rispetto al 2010 con oltre il 67% di presenze tra le Pmi.