...e comunque fa caldo!

Da Mammapiky @mammapiky
Essere mamma non è facile, lo sappiamo, ce l'hanno sempre detto. E' un " mestieraccio", di quelli dove non imparerai mai, se non quando sarà troppo tardi, che ti cambierà le mansioni ogni giorno e se ne fregherà di turni di notte, ferie e orari. Le gratificazioni arriveranno dal basso e le bastonate pure e ognuno si sentirà in diritto di poter mettere becco, spesso e a sproposito sul tuo operato (ed anche per questo è un mestieraccio.)
 La solidarietà tra mamme non è un dato di fatto, e per un'amica figlio munita che gioca nella tua stessa squadra, stai sicura che ce ne saranno dieci avversarie, pronte a tutto pur di dimostrarti che loro "sono dentro" e che tu "sei fuori". Facilissimo trovarle nascoste dietro un muro e pronte a uscire sospirando e criticando l'azione del momento oppure accessoriate di mezzi ghigni, per raccontarti episodi da brivido e da incubo, inventati su due piedi.
Atteggiamenti antipatici e fuori luogo di cui però non c'è da aver paura perché in primo luogo una mamma sa e li riconosce, li evita e se non può, li annienta, in secondo luogo perché almeno una volta, ognuna di noi, ha fatto lo stesso con una sua simile e, quindi, da sportive, accettiamo il pagamento con la stessa moneta, e infine perché il chiacchiericcio scatenato, in alcuni casi, è inevitabile.

Mattinata dall'estetista, sono una mamma, sono una donna e non so mettermi lo smalto. Porto con me Cicina perché non ho alternative e perché, in quanto femmina anche lei, di sicuro apprezzerà e capirà!
Poco dopo entra lei alla guida di un passeggino con dentro un bambino quasi da elementare, legato e con un grosso ciuccio in bocca. Dalla porta al divanetto, dove si siede, ha già sbuffato un numero indecente di volte, ha recitato una serie scandalosa di "no" e si è lamentata ripetutamente per il caldo. Gli da un sonaglino in mano, che manco Cicina lo vorrebbe, e urla isterica quando, inavvertitamente, lui lo fa cadere. Al secondo lancio sul pavimento parte un ceffone in pieno viso e in quei pochi metri quadri scende il gelo, mentre lei si lamenta per il caldo, lui nemmeno una lacrima ed io medito se tirargli una scarpa.
"C'e' molto da aspettare?" "No, cinque minuti e siamo da lei" "Allora lo porto a fare una passeggiata così magari si addormenta". Esce e contemporaneamente rientra, lamentandosi per il caldo e chiedendosi isterica e stupita del perché lui non dorma. Si risiede e riparte con i no. Lui non dice molto, anzi non dice praticamente nulla ma lei continua con "Muto, devi stare muto!" (Il Padrino le fa un baffo)... ora mi tolgo questo zoccoletto blu e glielo stampo in fronte!
"Visto che non dormi, mangia" e sfodera un biberon da un litro che, nel corso della seduta, si scopre essere camomilla (che a ridosso del pranzo si sa è la bevanda più gradita!) e un micro biscotto che lui si mette in bocca senza avere l'accortezza di sminuzzare a julienne... apriti cielo... raffica di insulti il cui più carino è "incapace" e chi mi sta mettendo lo smalto mi guarda perplessa e farfuglia qualcosa. Ora è seduta vicino a me, sul tavolino a fianco e mentre, si lamenta per il caldo, recita una filippica sui colori e ci comunica che il suo bambino è strano perché ha 39 di febbre
... "Figurati se non mi faceva un dispetto oggi che dovevo venire qua!"
  Ho finito, meno male, mi alzo e sto per andarmene. Lei si accorge dell'ovetto di fianco a me dove Cicina dorme beata, alza gli occhi al cielo, scuote la testa ed emette un sospiro che significa "madre snaturata!". Eh già…e comunque, in effetti, oggi fa caldo!
Come già detto più volte, qui si parla solo di fatti realmente accaduti e così come sono accaduti, di persone realmente esistenti e senza nessuna distorsione di fantasia.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :