Per quanto riguarda la seconda giornata di Champions’ League potremmo parlare di Ibrahimović che è sempre più irritante, di Balotelli che non sbaglia mai i rigori (11 calciati in carriera, altrettante realizzazioni), del fatto che non basta spendere i soldi per vincere o di Gervinho che sfoggia la peggior acconciatura che abbia mai calcato un campo di calcio. Ma non lo faremo, altrimenti va a finire che parliamo anche dei calciatori del Real Madrid che ad Amsterdam indossavano una divisa color naufragio di una petroliera al Roland Garros.
Altra sorpresa è rappresentata dal successo del Braga a Istanbul, contro un Galatasaray versione Mr. Hide che sta iniziando a scricchiolare dopo l’ottima stagione 2011/12. Ottimo anche il colpo del Celtic a Mosca, evidentemente stimolato più dalle competizioni europee ora che in patria non ha rivali. In Russia ha festeggiato anche il Milan, anche se ha rischiato molto e ha siglato il vantaggio fortunosamente (ma il gol di El Shaarawy è una perla rara). Buono il pareggio del Borussia Dortmund che ha anche rischiato di battere i campioni inglesi del City, se non fosse per Hart che pare voglia smentire la sua nomina di buon portiere ma spesso inaffidabile. Per la mole di gioco creata e le occasioni avute i tedeschi dovrebbero avere più di qualche rimpianto, ma intanto sono lì a quattro punti, tre in più di Balotelli e compagni.
Se le vittorie esterne di Chelsea, Manchester United, Real e Barcellona non fanno per niente notizia, va sottolineata l’ottima
Peraltro una vittoria degli ucraini a Torino non sarebbe stata del tutto sorprendente, anche perché la squadra dei minatori di Donetsk è ormai una realtà europea e lo si vede anche dallo sponsor. Il Bate Borisov invece si ostina a portare sulla maglia il logo di una compagnia di assicurazioni bielorussa, ma in cirillico. Chissà se e quando sarà costretto a piegarsi ai caratteri latini…
daniele