"E, da cenere e nulla, le parole si faranno carne e ossa".

Creato il 11 novembre 2012 da Silviadaveri @SilviaDaveri


RECENSIONE

Wow!! E se non mi sono spiegata bene, Wow, Wow!! :) Come inizio non c'è male per una lettrice che non ama i dispotici, ma il libro della Condie è assolutamente travolgente.  Devo ringraziare Juliette di Sweety Readers e il suo contest MATCHED READ ALONG  per avermi fatto conoscere questa autrice e non vedo l'ora di cominciare, da domani, il contest.  Tornando al libro, lo ho iniziato con curiosità e dopo poche pagine mi sono ritrovata "prigioniera" della storia. Impossibile smettere di leggere Il mondo sterile e ipertecnologico che descrive la Condie genera subito una sensazione di claustrofobia, ho avuto la percezione di trovarmi davanti a tante Barbie e Ken telecomandati, e questo mi ha spinto a capire di più. Andando avanti nella lettura ho incontrato il personaggio di Ky e beh, me ne sono "innamorata" insieme alla protagonista Cassia.  Il colpo di grazia l'ho ricevuto quando Ky insegna a Cassia a scrivere all'antica maniera, poichè loro sono solo più capaci a digitare. Potete capire quale delicata carezza sia leggere un passo di questo tipo:
«Che stai facendo?», finisco quindi per chiedergli.
Muove la mano, disegnando nell'erba forme, linee e curve dall'aria familiare.
I suoi occhi blu si spostano su di me con un guizzo. «Sto scrivendo».
Ma certo. Ecco perché quei segni mi sem- bravano conosciuti. Sta scrivendo con una cal- ligrafia antiquata, curvilinea, simile all'incisione sul mio portacipria. Mi era già capitato di vederne degli esempi, ma non sarei in grado di riprodurla. Nessuno sarebbe in grado. Non sappiamo fare altro che digitare. Potremmo provare a imitarne il disegno, ma con cosa? Non ci è rimasto neanche uno degli antichi strumenti.
per chi, come me, persegue il suo sogno: scrivere.  E' stato un pò come tornare adolescente e sentire la Condie che mi sussurra all'orecchio quale magia sia creare una storia. Forse sto lavorando di fantasia ma questo libro mi ha regalato forti emozioni.  Lo trovo, oltre che ben scritto e avvincente, un'ottima lettura per un adoloscente e non solo.  In un mondo dove tutto è arido, sterile, programmato, far partire l'avventura dal concetto che è giusto porsi delle Domande quando si è ragazzi, è ammirevole e didattico.  Il mio utilizzo della parola "didattico" non va inteso in senso scolastico, anche se, se fossi un'insegnate delle superiori lo segnalerei come lettura, ma più come "scuola di vita". Le domande ci rendono attenti al mondo che ci circonda, ci pongono davanti a delle scelte, ci fanno crescere, ci fanno scegliere che adulti vogliamo essere. 
Dopo un pò d'indecisione, ho deciso che il giusto titolo della recensione sono le ultime parole di Matched: "E, da cenere e nulla, le parole si faranno carne e ossa" perchè, quando le ho lette, mi è sembrato che racchiudessero davvero l'essenza del libro e perchè avrei avuto voglia di dar vita ad un applauso spontaneo, come a teatro, per l'autrice.  Insomma che dire lo stra-consiglio. 



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