E’ davvero impensabile un avvicinamento tra Pd, sinistre e Movimento 5 stelle?

Creato il 31 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

I rapporti si sono logorati da molto tempo, eccome. “Pdmenoelle” non è carino, neppure certe proposte veltroniche e d’alemiche (storpiando l’aggettivo perché è aspro prendere sul serio quel che è stato), come “facciamo le riforme insieme” (a Berlusconi, uno di cui i giudici hanno scritto che ha una “naturale tendenza a delinquere”!) o addirittura “facciamo la Costituzione insieme”, sono un piacere per la memoria. Di fatto però, a Crema dove il M5S è già in consiglio comunale e anche a Cremona, dove le prime iniziative pubbliche sono partite da tempo, il Movimento a 5 stelle ha fatto proposte. Non ha usato toni duri e scontrosi: ha mantenuto la distanza dagli altri partiti, non si alleerà, ma va demonizzato a tutti i costi? Tante persone semplici, a casa propria, assistevano alle performance televisive di Veltroni e D’Alema e restavano allibite. E sono quelle persone almeno in buona parte vanno ancora a votare.

Beppe Grillo ha fatto dichiarazioni in Sicilia che si poteva risparmiare: “La mafia non ti strangola come lo Stato”. E’ arrivato a parlare di uscita dall’euro, ha bersagliato Rigor Mortis (Monti) senza pietà. C’è qualche dato di fatto però che fa pensare. Beppe Grillo con il Pd ha voluto dialogare più volte, anzi voleva candidarsi alle primarie poi vinte da Veltroni. Grillo fa politica fuori dal Parlamento dagli anni Ottanta, da prima di Berlusconi, e ha condotto varie battaglie giuste. Mortezemolo va preso sul serio e Grillo no? D’altro lato SEL e Rifondazione sono partiti così temibili?

La Sicilia non è una piccola Italia: l’astensionismo è stato altissimo, da parte però di elettori che hanno visto fior di giri di valzer in Regione, per non dire altro. E’ difficile votare in condizioni simili.

Va notato però che in provincia il M5S è prudente e propositivo. E visto il bisogno che c’è di far qualcosa di serio e utile per i cittadini, considerati i princìpi che ha coltivato Grillo – un provocatore, un comico, uno show-man, che però ha diffuso molte più idee di Berlusconi e per l’ambiente si è battuto – è proprio il caso di non prendere in considerazione i futuri nuovi eletti del M5S?

Con Berlusconi i Ds prima e il Pd poi volevano fare le riforme insieme, con il M5S proprio niente? Con questi giovani?

E’ una tentazione che il Pd ogni tanto prova, anche se non la dichiara. Un’alleanza produttiva non formalizzata ma sui contenuti potrebbe maturare nel giro di qualche anno, confrontandosi sulle proposte effettive, nei consigli comunali e, presto, in consiglio regionale. Oppure si vuole tornare alle mazzate stile Monti? O alle follie di Berlusconi?


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