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E' fuoco in città / Omaggio al lavoro del pompiere /Spazio Poesia

Creato il 02 ottobre 2014 da Marianna06

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Nel buio

della notte

agostana

improvviso

scatta

l’allarme e

 la sveglia

è  immediata.

 

Si scende.

 Rapidi.

Non c’è tempo.

 

E la pertica

è scivolosa

proprio come

quella dell’albero

della cuccagna

nel giorno di festa

al paese.

 

C’è afa.

Si brancola adesso

tra l’ombre  familiari

del paesaggio urbano.

 

Il paese è  al momento

soltanto un ricordo.

 

Le fiamme sono altissime.

Fanno paura.

Il cuore batte forte e

il fumo prende alla gola.

 

Eppure si caccia

d’imperio il timore.

E si va.

 

E su per la scala

 c’ è insistente

il richiamo di un pianto.

 

E’ quello di un bimbo in cuna.

E accucciato al suo fianco

 un cagnone dagli occhi pietosi

è come cercasse aiuto

per sé e per quel fagottino.

 

Il giovane  è ardito e non esita.

E, raggiuntili, con i due imbocca

a ritroso l’uscita.

 

Una lacrima en plein air

gli solca le gote

ma nell’aria fumosa

nessuno s’accorge di nulla.

 

Molto meglio.

 

E la gioia del bene

è  come

l’andare leggeri

a passo di danza

tra nuvole e stelle. 

 

                               Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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