L'invecchiamento e' una malattia degenerativa di cui tutti soffriamo. Solo dopo aver accettato questo fatto sara' possibile affrontarlo efficacemente.
Purtroppo, la FDA e le altre, simili, agenzie in giro per il mondo, non sono d'accordo. Di conseguenza, un'azienda farmaceutica che volesse mettere sul mercato un farmaco antieta' non potrebbe presentarlo come tale e mancando l'incentivo economico, manca anche la ricerca (assurdo ma vero). L'unica alternativa (a parte le iniziative no-profit come SENS) e' prendere di mira uno dei molteplici aspetti dell'invecchiamento, ma questo approccio indiretto e' tutt'altro che ideale.
Fortunatamente, il meme "l'invecchiamento e' una malattia" si sta diffondendo... Ecco un recentissimo esempio dal mondo accademico.
Un gruppo di studiosi, da varie Universita' europee, ha scritto un articolo su Frontiers in Genetics / Genetics of Aging intitolato "E' giunta l'ora di classificare l'invecchiamento biologico come una malattia". In esso, illustrano come, nel corso della Storia, molte condizioni considerate morbose siano state poi riclassificate (o semplicemente abbandonate in quanto pseudoscientifiche).
Acuni degli esempi forniti potranno sorprendere:
-gli schiavi che fuggivano dalla piantagioni di cotone americane erano considerati afflitti da drapetomania...
-la masturbazione (femminile) era considerata una malattia "curabile" con la rimozione della clitoride...
-l'omosessualita' fu considerata una malattia fino al 1974...
Sull'altro lato della medaglia, il progresso medico ha contribuito a riclassificare disturbi, una volta considerati parte inevitabile dell'invecchiamento, come malattie, un destino condiviso da Alzheimer, ipertensione e osteoporosi (quest'ultima riclassificata solo nel 1994). La tesi presentata nell'articolo e' che sia giunta l'ora di aggiungere l'invecchiamento a questa lista.
Traduco le conclusioni dell'articolo:
Siamo convinti che l'invecchiamento debba essere visto come una malattia, sebbene universale e multisistemica. Il nostro sistema sanitario corrente non riconosce il processo dell'invecchiamento quale causa sottostante dei disturbi cronici che affliggono la terza eta'. Il sistema e' impostato reattivamente e, di conseguenza, il 32% dei costi di Medicare negli Stati Uniti e' speso per gli ultimi due anni di vita dei pazienti afflitti da disturbi cronici, senza alcun significativo miglioramento della loro qualita' della vita (Cooper, 1996; Neuberg, 2009). Il sistema sanitario corrente non e' sostenibile sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista del benessere dei pazienti. Anche una minima attenuazione del processo dell'invecchiamento, tramite accelerazione della ricerca, sviluppo di sostanze geroprotettrici e della medicina rigenerativa, puo' grandemente migliorare la salute e il benessere delle persone anziane e venire in soccorso del nostro vacillante sistema sanitario.
L'articolo, su Frontiers in Genetics: It is time to classify biological aging as a disease
Un articolo di uno degli autori: Why Classifying Aging As A Disease Is Of Crucial Importance To Humanity