E il branco di ladre alla stazione Colosseo della Metro B vi danno il Buon Natale mostrandovi il culo

Creato il 23 dicembre 2013 da Romafaschifo
Non è la prima volta che queste affascinanti Occhi di Gatto, queste Arsenie Lupin dei sotterranei si comportano in questo modo. Già molti giornalisti, che hanno cercato di documentare le loro gesta completamente impunite da parte delle autorità, hanno potuto sperimentare la ributtante visione delle natiche, l'orrida esposizione delle terga, la ignobile spiattellatura del lato B, forse in onore alla Metro B che ogni santo giorno porta a loro guadagni a tre zeri.

Ed eccoli lì. Un gruppo di otto (otto!) ladri e scippatori presidia la banchina. Sono le facce che ormai tutti conosciamo, sono le facce che anche coloro che vanno ripetendo "non possiamo farci niente" conoscono alla perfezione. Sono il motivo per cui addirittura il Governo Britannico ha dovuto diramare un dispaccio a tutela dei propri cittadini (quasi più nessuno per la verità) che vengono in vacanza nella nostra città. Parlano di loro addirittura su Wikipedia dove, in alcuni paesi, la descrizione e la storia della nostra metropolitana è associata ad un alert sulla loro presenza. Insomma se siete un turista (ma non solo) e se siete un po' distratto è automatico che il vostro portafogli, i vostri documenti, magari i vostri biglietti aerei o le vostre chiavi di casa finiranno nelle loro grinfie. Un racket ignobile che non esiste in nessun altro paese al mondo in questa entità. Tale è l'assenza delle istituzioni, ad ogni livello, a partire dai vigilantes della Metro (che comunque, sempre più spesso, cercano di darsi da fare) fino ai Carabinieri e all'Esercito perché questa è una faccenda da Carabinieri e da Esercito, che molti cittadini provvedono da se: abbiamo documentato delle storie incredibili, volenterosi ragazzini di 17 anni che sfidano il branco famelico bloccando mani già infilate nelle borse dei malcapitati; abbiamo pubblicato i racconti di Giulia - poi contattata e pubblicata anche dalla web tv de Il Fatto Quotidiano - che ha plasticamente sintetizzato: i turisti sotto la metro sono come un coscio di pollo nella vasca dei piranha. Questa storia è emblematica per un paese che si lascia depredare e distruggere, si lascia umiliare e squalificare e che non solo non fa niente, ma "non può fare niente". Perché, negli anni, sempre di più, si è dato delle leggi che tutelano l'illegalità umiliando la qualità, umiliando l'onestà. Una storia terrificante che ora ha il suo epilogo natalizio.
Un cittadino, sulla banchina opposta, adocchia la baby gang che, come dopo ogni passaggio di metro confabula per il da farsi o si spartisce il bottino. Un paio di loro buttano gli occhi su una malcapitata turista; alcuni però vedono il cittadino e inizia il carosello di chiappe. Un messaggio chiaro alle istituzioni italiane, alla dignità di questa città.
Prima di arrabbiarvi con questi autentici rifiuti umani - che come rifiuti andrebbero trattati ovvero smaltiti e riciclati per farne, dopo accurato trattamento, delle persone civili -, arrabbiatevi con tutto il sottobosco intellettuale che li difende, li spalleggia, che gode quasi al furto di ogni portafoglio capitalista. Questa è la gentaccia che ha creato in questo paese quell'humus mentale marcio e malato secondo il quale chi rispetta le leggi e si comporta in maniera civile è una specie di fascista e chi delinque deliberatamente e determinatamente, invece, è portato a farlo dalla società cattiva. 

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